La Rosa canina L. è una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia inferiore e centrale e del Nord Africa, diffusasi nell’America Nord orientale e più in generale delle regioni fredde e temperate dell’emisfero boreale. E’ una pianta i cui falsi frutti, che costituiscono la droga vegetale, vengono largamente impiegati nel settore erboristico e nella preparazione di marmellate molto diffuse sia in Germania che in alcune regioni Nord europee. La parte più utilizzata della pianta è sicuramente costituita dai falsi frutti o cinorroidi costituiti dai ricettacoli ingrossati, che contengono i veri frutticini, erroneamente chiamati semi o semplicemente “noccioli” [1]. Va sottolineato infine come ampia sia la diffusione di specie spontanee anche su tutto il territorio Italiano. Nonostante l’ampia diffusione e utilizzo della Rosa canina L. nei settori erboristico ed alimentare, pochi sono i dati riportati in letteratura sulla composizione dei falsi frutti. Tuttavia dai dati ad oggi disponibili i composti individuati sono sostanzialmente riconducibili a polifenoli, carotenoidi e vitamina C [1]. In contrapposizione a queste scarse informazioni sulla composizione fitochimica della pianta si ritrovano invece innumerevoli attività biologiche attribuite alla pianta stessa quali per esempio quella antiinfiammatoria [1], antidiarroica, ipoglicemizzante, immunustimolante, etc [2-3]. Un lavoro recente evidenzia per il succo ottenuto dai falsi frutti di Rosa canina L., una capacità antiossidante in vitro, molto maggiore soprattutto rispetto a quella di molti altri picccoli frutti[4]. Obiettivo principale di questa ricerca è stato iniziare una indagine sistematica campioni di Rosa canina L. raccolti nei due anni 2001-2002 e provenienti da sementi selezionate e da piante coltivate presso due aziende situate una nell’area del Valdarno e l’altra in Liguria. Sono stati ottimizzati i metodi estrattivi ed analitici in HPLC/DAD ed HPLC/MS mirati alla determinazione quali-quantitativa di Vitamina C, carotenoidi e molecole fenoliche.
Componenti bioattivi nei falsi frutti di cultivars selezionate di Rosa canina L / M. Innocenti; L. Niccoli; L. Vasacci; F. F. Vincieri; N. Mulinacci. - STAMPA. - (2004), pp. 20-25. (Intervento presentato al convegno V Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Parma nel Giugno 2003).
Componenti bioattivi nei falsi frutti di cultivars selezionate di Rosa canina L
INNOCENTI, MARZIA;VINCIERI, FRANCO FRANCESCO;MULINACCI, NADIA
2004
Abstract
La Rosa canina L. è una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia inferiore e centrale e del Nord Africa, diffusasi nell’America Nord orientale e più in generale delle regioni fredde e temperate dell’emisfero boreale. E’ una pianta i cui falsi frutti, che costituiscono la droga vegetale, vengono largamente impiegati nel settore erboristico e nella preparazione di marmellate molto diffuse sia in Germania che in alcune regioni Nord europee. La parte più utilizzata della pianta è sicuramente costituita dai falsi frutti o cinorroidi costituiti dai ricettacoli ingrossati, che contengono i veri frutticini, erroneamente chiamati semi o semplicemente “noccioli” [1]. Va sottolineato infine come ampia sia la diffusione di specie spontanee anche su tutto il territorio Italiano. Nonostante l’ampia diffusione e utilizzo della Rosa canina L. nei settori erboristico ed alimentare, pochi sono i dati riportati in letteratura sulla composizione dei falsi frutti. Tuttavia dai dati ad oggi disponibili i composti individuati sono sostanzialmente riconducibili a polifenoli, carotenoidi e vitamina C [1]. In contrapposizione a queste scarse informazioni sulla composizione fitochimica della pianta si ritrovano invece innumerevoli attività biologiche attribuite alla pianta stessa quali per esempio quella antiinfiammatoria [1], antidiarroica, ipoglicemizzante, immunustimolante, etc [2-3]. Un lavoro recente evidenzia per il succo ottenuto dai falsi frutti di Rosa canina L., una capacità antiossidante in vitro, molto maggiore soprattutto rispetto a quella di molti altri picccoli frutti[4]. Obiettivo principale di questa ricerca è stato iniziare una indagine sistematica campioni di Rosa canina L. raccolti nei due anni 2001-2002 e provenienti da sementi selezionate e da piante coltivate presso due aziende situate una nell’area del Valdarno e l’altra in Liguria. Sono stati ottimizzati i metodi estrattivi ed analitici in HPLC/DAD ed HPLC/MS mirati alla determinazione quali-quantitativa di Vitamina C, carotenoidi e molecole fenoliche.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.