La Convenzione Europea sul Paesaggio ha definito non solo il termine “…‘Paesaggio’ che designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni…”, ma anche che la "Gestione dei paesaggi" deve riguardare “…. le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali …”.Una chiara indicazione di come tutela e trasformazione/sviluppo siano due facce della medesima medaglia, di un uso delle risorse naturali e culturali per i bisogni umani che non sia a detrimento degli equilibri ambientali e dei valori del paesaggio. In realtà, però, nonostante tutte le dichiarazioni di principio, la ricerca di un "accordo" fra uomo e paesaggio sembra segnare ancora il passo nel senso che, come una specie di Re Mida moderno, tutto quello che come uomini contemporanei tocchiamo, dopo essersi trasformato in oro -non sempre duraturo per la verità!- sembra dover portare inesorabilmente con sé una sorta di corruzione, come conseguenza di tecnologie intrusive e di modalità costruttive spesso aliene rispetto ai luoghi ove si collocano.
Qualità del progetto e paesaggio / L.VALLERINI. - STAMPA. - (2008), pp. 19-23.
Qualità del progetto e paesaggio
VALLERINI, LORENZO
2008
Abstract
La Convenzione Europea sul Paesaggio ha definito non solo il termine “…‘Paesaggio’ che designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni…”, ma anche che la "Gestione dei paesaggi" deve riguardare “…. le azioni volte, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali …”.Una chiara indicazione di come tutela e trasformazione/sviluppo siano due facce della medesima medaglia, di un uso delle risorse naturali e culturali per i bisogni umani che non sia a detrimento degli equilibri ambientali e dei valori del paesaggio. In realtà, però, nonostante tutte le dichiarazioni di principio, la ricerca di un "accordo" fra uomo e paesaggio sembra segnare ancora il passo nel senso che, come una specie di Re Mida moderno, tutto quello che come uomini contemporanei tocchiamo, dopo essersi trasformato in oro -non sempre duraturo per la verità!- sembra dover portare inesorabilmente con sé una sorta di corruzione, come conseguenza di tecnologie intrusive e di modalità costruttive spesso aliene rispetto ai luoghi ove si collocano.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.