Roberto Bianchi, Il fronte interno alla prova. Le opposizioni alla guerra a Prato e in Toscana, in Un paese in guerra. La mobilitazione civile (1914-1918), a cura di Daniele Menozzi, Giovanna Procacci, Simonetta Soldani, Milano, Unicopli, 2010, pp. 105-132 ISBN: 9788840013947 389 p.; 21 cm; “Biblioteca di storia contemporanea” 33 Relazioni presentate al Convegno tenuto a Prato nel 2008. - La ricerca – basata su fonti edite e inedite conservate presso l’Archivio Centrale dello Stato, Archivi di Stato toscani, biblioteche e archivi comunali – centra l’attenzione sull’intreccio fra aspetti locali e generali dei conflitti sociali e politici che attraversarono il fronte interno durante la Prima guerra mondiale. Confrontandosi con sollecitazioni e dibattiti della storiografia internazionale degli ultimi venti anni, vengono indagate le ricadute del grande conflitto su alcuni aspetti della vita civile e sui nessi che collegarono la mobilitazione militare alle vicende concrete di una popolazione civile coinvolta nella Grande guerra, interrogandosi sulle origini della cosiddetta «guerra civile europea» 1914-1945. Il caso di studio, esaminato in modo analitico attraverso la ricostruzione di numerosi episodi e vicende più o meno rilevanti, mostra come in Toscana – e in modo particolare nel territorio pratese – la frattura politica e sociale tra interventisti e le varie anime del neutralismo divenne insanabile fin dall’anno della neutralità italiana. L’imbarbarimento dello scontro politico e l’avanzare di «seduzioni totalitarie» caratterizzarono gli anni 1914-1918, segnati dalla costruzione di «trincee interne», dal trasferimento sul piano della gestione dell’ordine pubblico e della costruzione del consenso di linguaggi e metodi che caratterizzavano la guerra totale: volti all’annientamento del nemico esterno e interno, alla sua resa incondizionata. Una frattura che si sarebbe rinnovata e trasformata nel corso del «Grande dopoguerra» in Italia ed Europa.
Il fronte interno alla prova. Le opposizioni alla guerra a Prato e in Toscana / R. Bianchi. - STAMPA. - (2010), pp. 105-132.
Il fronte interno alla prova. Le opposizioni alla guerra a Prato e in Toscana
BIANCHI, ROBERTO
2010
Abstract
Roberto Bianchi, Il fronte interno alla prova. Le opposizioni alla guerra a Prato e in Toscana, in Un paese in guerra. La mobilitazione civile (1914-1918), a cura di Daniele Menozzi, Giovanna Procacci, Simonetta Soldani, Milano, Unicopli, 2010, pp. 105-132 ISBN: 9788840013947 389 p.; 21 cm; “Biblioteca di storia contemporanea” 33 Relazioni presentate al Convegno tenuto a Prato nel 2008. - La ricerca – basata su fonti edite e inedite conservate presso l’Archivio Centrale dello Stato, Archivi di Stato toscani, biblioteche e archivi comunali – centra l’attenzione sull’intreccio fra aspetti locali e generali dei conflitti sociali e politici che attraversarono il fronte interno durante la Prima guerra mondiale. Confrontandosi con sollecitazioni e dibattiti della storiografia internazionale degli ultimi venti anni, vengono indagate le ricadute del grande conflitto su alcuni aspetti della vita civile e sui nessi che collegarono la mobilitazione militare alle vicende concrete di una popolazione civile coinvolta nella Grande guerra, interrogandosi sulle origini della cosiddetta «guerra civile europea» 1914-1945. Il caso di studio, esaminato in modo analitico attraverso la ricostruzione di numerosi episodi e vicende più o meno rilevanti, mostra come in Toscana – e in modo particolare nel territorio pratese – la frattura politica e sociale tra interventisti e le varie anime del neutralismo divenne insanabile fin dall’anno della neutralità italiana. L’imbarbarimento dello scontro politico e l’avanzare di «seduzioni totalitarie» caratterizzarono gli anni 1914-1918, segnati dalla costruzione di «trincee interne», dal trasferimento sul piano della gestione dell’ordine pubblico e della costruzione del consenso di linguaggi e metodi che caratterizzavano la guerra totale: volti all’annientamento del nemico esterno e interno, alla sua resa incondizionata. Una frattura che si sarebbe rinnovata e trasformata nel corso del «Grande dopoguerra» in Italia ed Europa.File | Dimensione | Formato | |
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