Un disegno di Tommaso Braccioli raffigura il campanile originario del duomo di Cortona e nel contempo con una annotazione testimonia che nel 1564 è in costruzione il nuovo campanile, che la letteratura riconduce concordemente a Francesco Laparelli, l’architetto fondatore della Valletta. Attraverso piante e sezioni di prima mano e un’accurata ricognizione del manufatto è stato possibile individuare la parte riutilizzata del campanile primitivo e mettere in luce l’abile soluzione costruttiva attuata per coniugare nuove e vecchie strutture per ottenere una scala perimetrale continua in muratura. Nel tratto di campanile conservato, di pianta all’incirca quadrata, agli angoli sono stati inseriti dei pilastri triangolari che sostengono arconi posti progressivamente a quota maggiore. In questo modo sono state ottenute delle nicchie parietali salienti dove inserire le rampe di scale, mentre in corrispondenza dei pilastri d’angolo i passaggi diagonali delle scale sono stati ottenuti mediante pennacchi triangolari formati da conci con aggetti progressivi. Il percorso della scala corrisponde in pianta a un ottagono irregolare, ma l’effetto complessivo è quello di una suggestiva scala elicoidale continua. Al campanile fu aggiunta in un secondo tempo una cella campanaria. I primi restauri si eseguirono nel 1921, probabilmente a seguito dei danni provocati da un terremoto, con una doppia cerchiatura a circa metà altezza del campanile. Nel 1938 vennero tamponati i tre archi posti più in basso, mentre gli archi restanti vennero dotati di catene.
Il campanile laparelliano del Duomo di Cortona. Contesto, architettura, restauri/ The Laparelli belt tower of the cathedral of Cortona. Context, architecture, restoration / P.Matracchi. - STAMPA. - (2009), pp. 74-91.
Il campanile laparelliano del Duomo di Cortona. Contesto, architettura, restauri/ The Laparelli belt tower of the cathedral of Cortona. Context, architecture, restoration
MATRACCHI, PIETRO
2009
Abstract
Un disegno di Tommaso Braccioli raffigura il campanile originario del duomo di Cortona e nel contempo con una annotazione testimonia che nel 1564 è in costruzione il nuovo campanile, che la letteratura riconduce concordemente a Francesco Laparelli, l’architetto fondatore della Valletta. Attraverso piante e sezioni di prima mano e un’accurata ricognizione del manufatto è stato possibile individuare la parte riutilizzata del campanile primitivo e mettere in luce l’abile soluzione costruttiva attuata per coniugare nuove e vecchie strutture per ottenere una scala perimetrale continua in muratura. Nel tratto di campanile conservato, di pianta all’incirca quadrata, agli angoli sono stati inseriti dei pilastri triangolari che sostengono arconi posti progressivamente a quota maggiore. In questo modo sono state ottenute delle nicchie parietali salienti dove inserire le rampe di scale, mentre in corrispondenza dei pilastri d’angolo i passaggi diagonali delle scale sono stati ottenuti mediante pennacchi triangolari formati da conci con aggetti progressivi. Il percorso della scala corrisponde in pianta a un ottagono irregolare, ma l’effetto complessivo è quello di una suggestiva scala elicoidale continua. Al campanile fu aggiunta in un secondo tempo una cella campanaria. I primi restauri si eseguirono nel 1921, probabilmente a seguito dei danni provocati da un terremoto, con una doppia cerchiatura a circa metà altezza del campanile. Nel 1938 vennero tamponati i tre archi posti più in basso, mentre gli archi restanti vennero dotati di catene.File | Dimensione | Formato | |
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