L'edizione commentata della cosmogonia di Restoro d’A­rezzo, uscita nel non lontano 1997, non era più disponibile. Essa era stata allestita, a distanza di oltre venti anni dal­l’uscita dell’edizione critica, nell’intento di rendere leggibile un testo senza dubbio di non agevole comprensione, sia per il contenuto, sia per la forma linguistica. Dal momento che si può ritenere ancora valido l’impianto di quel lavoro, scopo principale di questa edizione è di rendere di nuovo accessibile l’opera. Si sarebbe potuto fornire una riproduzione anastatica, ma con l’occa­sione si è preferito tornare per qualche tempo alle antiche frequentazioni, rivedendo l’introduzione stessa, le note, il testo sui manoscritti. Si è inoltre proceduto a una nuova paragrafazione, o per meglio dire alla razionalizzazione di quella precedente, che già prevedeva una corrispondenza fra paragrafi e periodi. Qui ad ogni scansione sintattica segnata dal punto (in alcuni casi dal punto e virgola) corrispondere un paragrafo, secondo un criterio di maggiore razionalizzazione. La composizione del mondo è il primo, e resta per lungo tempo l'unico scritto originale di scienza in volgare nel panorama della nostra letteratura. Una letteratura che a Firenze in quell'epoca affida con Brunetto Latini la trasmissione della scienza al veico­lo del volgarizzamento; oppure vede la scelta del volgare coniugata a quella della poesia; e in questo Dante si lega a Brunetto. Il volgare è quello aretino, di cui rappresenta la più imponente testimonianza. Possiamo lasciarci avvolgere dal seducente dubbio, destinato a restare tale, che se non fosse stato per la vittoria di Campaldino e per il suo più illustre testi­mone, Dante Alighieri la lingua italiana sarebbe oggi fondata sull'aretino. Si tratta del contributo in occasione del Convegno internazionale su origini, maestri, discipline e ruolo culturale dello "Studium" di Arezzo, svoltosi ad Arezzo il 16-18 febbraio 2005

Restoro nella cultura scientifica e artistica del duecento aretino / A. Morino. - STAMPA. - (2006), pp. 225-244.

Restoro nella cultura scientifica e artistica del duecento aretino

MORINO, ALBERTO
2006

Abstract

L'edizione commentata della cosmogonia di Restoro d’A­rezzo, uscita nel non lontano 1997, non era più disponibile. Essa era stata allestita, a distanza di oltre venti anni dal­l’uscita dell’edizione critica, nell’intento di rendere leggibile un testo senza dubbio di non agevole comprensione, sia per il contenuto, sia per la forma linguistica. Dal momento che si può ritenere ancora valido l’impianto di quel lavoro, scopo principale di questa edizione è di rendere di nuovo accessibile l’opera. Si sarebbe potuto fornire una riproduzione anastatica, ma con l’occa­sione si è preferito tornare per qualche tempo alle antiche frequentazioni, rivedendo l’introduzione stessa, le note, il testo sui manoscritti. Si è inoltre proceduto a una nuova paragrafazione, o per meglio dire alla razionalizzazione di quella precedente, che già prevedeva una corrispondenza fra paragrafi e periodi. Qui ad ogni scansione sintattica segnata dal punto (in alcuni casi dal punto e virgola) corrispondere un paragrafo, secondo un criterio di maggiore razionalizzazione. La composizione del mondo è il primo, e resta per lungo tempo l'unico scritto originale di scienza in volgare nel panorama della nostra letteratura. Una letteratura che a Firenze in quell'epoca affida con Brunetto Latini la trasmissione della scienza al veico­lo del volgarizzamento; oppure vede la scelta del volgare coniugata a quella della poesia; e in questo Dante si lega a Brunetto. Il volgare è quello aretino, di cui rappresenta la più imponente testimonianza. Possiamo lasciarci avvolgere dal seducente dubbio, destinato a restare tale, che se non fosse stato per la vittoria di Campaldino e per il suo più illustre testi­mone, Dante Alighieri la lingua italiana sarebbe oggi fondata sull'aretino. Si tratta del contributo in occasione del Convegno internazionale su origini, maestri, discipline e ruolo culturale dello "Studium" di Arezzo, svoltosi ad Arezzo il 16-18 febbraio 2005
2006
9788884501950
750 anni degli Statuti universitari aretini
225
244
A. Morino
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