Lo scritto si apre con la constatazione che, fino dalla metà degli Anni ’90 del secolo scorso, si è largamente diffusa nella nostra dottrina giuspubblicistica l’idea secondo cui l’applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi delle autorità indipendenti costituirebbe un valido rimedio al difetto di legittimazione democratica proprio delle autorità in questione e, al tempo stesso, del difetto di legalità sostanziale caratteristico della loro potestà normativa. A tale constatazione segue quella ulteriore secondo cui quell’idea avrebbe poi trovato, specie nel periodo 2003-2007, un ampio riscontro sia sul piano legislativo che su quello giurisprudenziale. Su entrambi i piani, peraltro, è dato tuttora rilevare un serie di notevoli incertezze. Per un verso, infatti, si fa osservare come dalla espressa previsione legislativa della necessaria applicazione del principio in questione siano rimasti comunque esclusi, fin qui, gli atti normativi di più di un’autorità, fra cui, in particolare, quelli del Garante della privacy e dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Per un altro verso, si sottolinea come, nella giurisprudenza amministrativa, non risulti ancora del tutto chiarito se la necessità dell’applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi di un’autorità indipendente possa validamente affermarsi anche in assenza di un’espressa previsione legislativa in tal senso, e quindi in chiave di diretta ed immediata applicazione del principio medesimo nella sua qualità di principio di rango costituzionale.
Osservazioni in tema di applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi delle autorità indipendenti / G. Puccini. - STAMPA. - (2010), pp. 409-422.
Osservazioni in tema di applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi delle autorità indipendenti
PUCCINI, GIUSTO
2010
Abstract
Lo scritto si apre con la constatazione che, fino dalla metà degli Anni ’90 del secolo scorso, si è largamente diffusa nella nostra dottrina giuspubblicistica l’idea secondo cui l’applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi delle autorità indipendenti costituirebbe un valido rimedio al difetto di legittimazione democratica proprio delle autorità in questione e, al tempo stesso, del difetto di legalità sostanziale caratteristico della loro potestà normativa. A tale constatazione segue quella ulteriore secondo cui quell’idea avrebbe poi trovato, specie nel periodo 2003-2007, un ampio riscontro sia sul piano legislativo che su quello giurisprudenziale. Su entrambi i piani, peraltro, è dato tuttora rilevare un serie di notevoli incertezze. Per un verso, infatti, si fa osservare come dalla espressa previsione legislativa della necessaria applicazione del principio in questione siano rimasti comunque esclusi, fin qui, gli atti normativi di più di un’autorità, fra cui, in particolare, quelli del Garante della privacy e dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Per un altro verso, si sottolinea come, nella giurisprudenza amministrativa, non risulti ancora del tutto chiarito se la necessità dell’applicazione del principio del giusto procedimento agli atti normativi di un’autorità indipendente possa validamente affermarsi anche in assenza di un’espressa previsione legislativa in tal senso, e quindi in chiave di diretta ed immediata applicazione del principio medesimo nella sua qualità di principio di rango costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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