Nel saggio si mette in evidenza la rilevanza del patrimonio archeologico dell’ager bisentino (dall’età del bronzo fino alla romanizzazione del territorio), dedicando un ampio capitolo alla città etrusca sul Bisenzio, emergenza di straordinario valore storico documentale che vive una particolare problematica per la conservazione del sito, in parte occultato dalla presenza dell’Interporto della Toscana Centrale SpA. Il saggio, oltre a costituire un ampio dossier sulle vicende che hanno accompagnato dal momento della scoperta (1997) di ampie aree strutturate di epoca etrusco arcaica e tardo arcaica fino alla sospensione degli scavi (2007) per far posto all’erigendo Scalo Merci dell’Interporto, pone l’accento sulla questione , non risolta a livello ambiente ed urbanistico, della conservazione dei siti archeologici in relazione con l’urbanizzazione del territorio. Il restauro del paesaggio antropico è posta al centro della dissertazione, con analisi critica della metodologia dell’archeologia preventiva e della bonifica archeologica dei terreni per far posto al costruito contemporaneo.
Patrimonio archeologico e ambientale nel territorio di Prato. Problematiche di restauro e rigenerazione dei "paesaggi culturali" / G.A. Centauro. - STAMPA. - (2009), pp. 209-236.
Patrimonio archeologico e ambientale nel territorio di Prato. Problematiche di restauro e rigenerazione dei "paesaggi culturali".
CENTAURO, GIUSEPPE ALBERTO
2009
Abstract
Nel saggio si mette in evidenza la rilevanza del patrimonio archeologico dell’ager bisentino (dall’età del bronzo fino alla romanizzazione del territorio), dedicando un ampio capitolo alla città etrusca sul Bisenzio, emergenza di straordinario valore storico documentale che vive una particolare problematica per la conservazione del sito, in parte occultato dalla presenza dell’Interporto della Toscana Centrale SpA. Il saggio, oltre a costituire un ampio dossier sulle vicende che hanno accompagnato dal momento della scoperta (1997) di ampie aree strutturate di epoca etrusco arcaica e tardo arcaica fino alla sospensione degli scavi (2007) per far posto all’erigendo Scalo Merci dell’Interporto, pone l’accento sulla questione , non risolta a livello ambiente ed urbanistico, della conservazione dei siti archeologici in relazione con l’urbanizzazione del territorio. Il restauro del paesaggio antropico è posta al centro della dissertazione, con analisi critica della metodologia dell’archeologia preventiva e della bonifica archeologica dei terreni per far posto al costruito contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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