Nel volume sono raccolte le esperienze di approfondimento della ricerca interfacoltà in.fra, indagine sulle forme insediative, ambiente e infrastrutture. Sono presentati i due casi di studio per il nodo dell’A.V. di Firenze S.M.N. e per la nuova centralità urbana della stazione di Bologna. I tratti urbani della linea dell’Alta Velocità ferroviaria sono per le due città sotterranee; i nuovi sistemi integrati che si andranno a formare, unitamente ai complessi delle infrastrutture urbane ad essi afferenti, diventeranno i fulcri dei processi di modernizzazione in atto nelle due città. Gli interventi comporteranno inoltre la realizzazione di una serie di opere complementari ed una generale riorganizzazione dei percorsi e del sistema dei parcheggi. Gli assetti urbani delle due aree ferroviarie oppongono molta resistenza al processo di riqualificazione urbana innescata, e dovrà quindi rispondere prioritariamente agli effetti indotti proprio dalle trasformazioni del riordino infrastrutturale, interagendo in sincronia con la grande scala del sistema transnazionale e con la piccola scala del sistema locale. L’organizzazione sotterranea delle due stazioni dell’A.V. innesca un processo progettuale che induce la città stessa a cercare più piani d’intervento, a stratificare gli eventi, spingendosi nella profondità del sottosuolo. Le diverse simulazioni progettuali presentate hanno indagato proprio queste relazioni “profonde”, le possibilità operative di costruire luoghi densi di attività, in luoghi già di per sé densamente edificati, operando stratificazioni di un suolo divenuto complesso, attraverso sezioni profonde: livelli ipogei profondi che stabiliscono interconnessioni forti con le strutture funzionali della stazione e con le attività più propriamente legate alla città.
Verso la città profonda / C.Zanirato. - STAMPA. - (2004), pp. 210-221.
Verso la città profonda
ZANIRATO, CLAUDIO
2004
Abstract
Nel volume sono raccolte le esperienze di approfondimento della ricerca interfacoltà in.fra, indagine sulle forme insediative, ambiente e infrastrutture. Sono presentati i due casi di studio per il nodo dell’A.V. di Firenze S.M.N. e per la nuova centralità urbana della stazione di Bologna. I tratti urbani della linea dell’Alta Velocità ferroviaria sono per le due città sotterranee; i nuovi sistemi integrati che si andranno a formare, unitamente ai complessi delle infrastrutture urbane ad essi afferenti, diventeranno i fulcri dei processi di modernizzazione in atto nelle due città. Gli interventi comporteranno inoltre la realizzazione di una serie di opere complementari ed una generale riorganizzazione dei percorsi e del sistema dei parcheggi. Gli assetti urbani delle due aree ferroviarie oppongono molta resistenza al processo di riqualificazione urbana innescata, e dovrà quindi rispondere prioritariamente agli effetti indotti proprio dalle trasformazioni del riordino infrastrutturale, interagendo in sincronia con la grande scala del sistema transnazionale e con la piccola scala del sistema locale. L’organizzazione sotterranea delle due stazioni dell’A.V. innesca un processo progettuale che induce la città stessa a cercare più piani d’intervento, a stratificare gli eventi, spingendosi nella profondità del sottosuolo. Le diverse simulazioni progettuali presentate hanno indagato proprio queste relazioni “profonde”, le possibilità operative di costruire luoghi densi di attività, in luoghi già di per sé densamente edificati, operando stratificazioni di un suolo divenuto complesso, attraverso sezioni profonde: livelli ipogei profondi che stabiliscono interconnessioni forti con le strutture funzionali della stazione e con le attività più propriamente legate alla città.File | Dimensione | Formato | |
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