Le ricerche sul comportamento del materiale lapideo in esterno rivestono un ruolo molto importante alla luce delle crescenti richieste di previsione del comportamento in opera dei materiali naturali, richieste che provengono sia dai settori interessati alla commercializzazione, che alla selezione e alla messa in opera del materiale. In effetti al di là di un interesse puramente tecnico scientifico che indubbiamente guida tali ricerche, negli ultimi anni si sono aggiunte richieste in tal senso da importanti comparti industriali che vedono nello studio delle caratteristiche del materiale e nella definizione di molti parametri di resistenza (alcuni regolati da precise normative europee) la possibilità di rilanciare un settore importante come quello del lapideo italiano. Fornire, tuttavia, criteri certi per la definizione della durabilità di un materiale in esterno non è cosa facile. In questo contributo vengono messi a confronto due diversi tipi di approccio, da un lato vengono esaminati e discussi i dati ottenuti attraverso la simulazione di cicli di invecchiamento accelerato condotti in camere climatiche variando la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, il livello di inquinamento, la concentrazione di inquinanti, solidi, liquidi o gassosi, dall’altro viene affrontato il problema del controllo dello stato di conservazione del materiale in esterno. Nell’ambito del progetto TIPOT 2 il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, con il Laboratorio Materiali Lapidei, ha quindi realizzato le prove preliminari di caratterizzazione del materiale e la valutazione dei cambiamenti indotti nelle caratteristiche fisiche e meccaniche dalla realizzazione di prove di invecchiamento artificiale. Tutti i campioni forniti sono stati preliminarmente caratterizzati dal punto di vista mineralogico, petrografico, fisico e meccanico. Successivamente sono stati sottoposti a cicli di invecchiamento accelerato, in camere climatiche, e ne sono state valutate le modificazioni indotte nel sistema poroso e nelle caratteristiche meccaniche. Parallelamente, sono stati fatti dei controlli su materiale messo in diversi ambienti da più di 5 anni (inquinamento urbano Firenze centro, Grosseto, Prato; ambiente salino: Cinque Terre; ambiente montano: Passo della Futa).
Caratteristiche tecniche e durabilità in esterno della pietra di Firenzuola / C.A. Garzonio; M.Ricci; E. Cantisani; D. De Luca.. - STAMPA. - (2010), pp. 62-87.
Caratteristiche tecniche e durabilità in esterno della pietra di Firenzuola
GARZONIO, CARLO ALBERTO;RICCI, MARILENA;CANTISANI, EMMA;DE LUCA, DANIELE
2010
Abstract
Le ricerche sul comportamento del materiale lapideo in esterno rivestono un ruolo molto importante alla luce delle crescenti richieste di previsione del comportamento in opera dei materiali naturali, richieste che provengono sia dai settori interessati alla commercializzazione, che alla selezione e alla messa in opera del materiale. In effetti al di là di un interesse puramente tecnico scientifico che indubbiamente guida tali ricerche, negli ultimi anni si sono aggiunte richieste in tal senso da importanti comparti industriali che vedono nello studio delle caratteristiche del materiale e nella definizione di molti parametri di resistenza (alcuni regolati da precise normative europee) la possibilità di rilanciare un settore importante come quello del lapideo italiano. Fornire, tuttavia, criteri certi per la definizione della durabilità di un materiale in esterno non è cosa facile. In questo contributo vengono messi a confronto due diversi tipi di approccio, da un lato vengono esaminati e discussi i dati ottenuti attraverso la simulazione di cicli di invecchiamento accelerato condotti in camere climatiche variando la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, il livello di inquinamento, la concentrazione di inquinanti, solidi, liquidi o gassosi, dall’altro viene affrontato il problema del controllo dello stato di conservazione del materiale in esterno. Nell’ambito del progetto TIPOT 2 il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, con il Laboratorio Materiali Lapidei, ha quindi realizzato le prove preliminari di caratterizzazione del materiale e la valutazione dei cambiamenti indotti nelle caratteristiche fisiche e meccaniche dalla realizzazione di prove di invecchiamento artificiale. Tutti i campioni forniti sono stati preliminarmente caratterizzati dal punto di vista mineralogico, petrografico, fisico e meccanico. Successivamente sono stati sottoposti a cicli di invecchiamento accelerato, in camere climatiche, e ne sono state valutate le modificazioni indotte nel sistema poroso e nelle caratteristiche meccaniche. Parallelamente, sono stati fatti dei controlli su materiale messo in diversi ambienti da più di 5 anni (inquinamento urbano Firenze centro, Grosseto, Prato; ambiente salino: Cinque Terre; ambiente montano: Passo della Futa).File | Dimensione | Formato | |
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