La pratica dell’oratoria giudiziaria nell’alto Impero: Quintiliano e Plinio il Giovane

The contribution focuses on the reflections of Quintilian’s rhetorical precepts in the collection of letters by Pliny the Younger who attended his courses before becoming one of the most famous lawyers in the last decades of the 1st century and at the beginning of the 2nd . The analysis of specific passages permits us to notice Pliny’s aptitude not merely in observing technical and ethical rules fixed by Quintilian for the legal profession but also in devoting special attention to the precise interest of the litigant as well as finding and applying the most useful tactical line of defense in the light of the goal. In this vein, it emerges that some letters of the collection may be considered a precious source for studying the evolution of judicial practice in the High Imperial Age as well as the increasing and changing role of the delators according to the differences of the political climate in the period between Domitian and Trajan. --- Il contributo mette a fuoco i riflessi dei precetti retorici di Quintiliano nella raccolta epistolare di Plinio il Giovane che fu suo allievo prima di divenire uno dei più famosi avvocati nel periodo fra gli ultimi decenni del I secolo d. C. e l’inizio del II. L’analisi di alcuni passi specifici ci permette di notare l’inclinazione di Plinio non soltanto ad attenersi alle regole tecniche e ai principi etici stabiliti da Quintiliano per l’esercizio della professione legale, ma anche a dedicare particolare attenzione all’interesse specifico dell’imputato nonché a ricercare e ad applicare la tattica difensiva più utile in vista del risultato. In tal senso, se ne ricava che alcune lettere della raccolta possono essere considerate una fonte preziosa per studiare l’evoluzione della pratica giudiziaria nell’alta età imperiale nonché il consolidarsi e trasformarsi del ruolo dei delatori in concomitanza con i mutamenti del clima politico nel periodo compreso fra Domiziano e Traiano.