Geometrie mediterranee

Il saggio fissa frammenti di pensiero sulle tracce più profonde della nostra terra; geometrie e misure e di quella norma segreta che ha dettato regole e accezioni nel costruire nel togliere nel segnare e tracciare quei fondamenti che affiorano nel nostro concetto di identità. Frammenti di un discorso che accompagnano il mio lavoro, la mia ricerca dentro l’architettura e la sua trasmissione nella didattica. Lo scritto percorre le possibili forme declinate dai segni meno evidenti di luoghi, dall’acqua, dalla pietra, dal cielo e dalla terra in continuo divenire dentro i progetti di tesi dei miei allievi, ( le cui immagini compaiono dentro la pubblicazione) Sono architetture che mutuano la totale aderenza alla geometria dei luoghi, architetture alla ricerca di una bellezza come verità che è chiarezza e mistero , chiarezza di tutto ciò che è necessario come obiettivo, mistero come astrazione nell’interpretazione dei dati di natura e artificio Tale pensiero riaffiora dalle campagne matematiche, nelle misure e nell’architettura della via Francigena, nelle geometrie difensive del golfo di La Spezia, nelle possibili forme dell’incompiuto palazzo del Gattopardo o nel rendere protagonista tra sottrazioni e ri-costruzioni il gigante di pietra, dentro il gran canyon di Pasoliniana memoria, non lontano dalle gravine di Massafra.