Il saggio prende le mosse da alcuni caratteri peculiari della biografia del Gran Giudice Ministro della Giustizia del napoleonico Regno d’Italia , Giuseppe Luosi (1755-1830), tra i principali artefici dell’introduzione del code civil in Italia: una introduzione che significa certo ‘francesizzazione’, non indolore a fronte dei piani autonomi di codificazione, ma tutta giocata, a seguito del Decreto di promulgazione del 16 gennaio 1806, sull’edizione ufficiale trilingue. Una operazione di adeguamento politico-giuridico, ma anche di adattamento per il tramite delle traduzioni italiana e latina che affiancano il testo francese; operazione i cui caratteri di originalità emergono in particolare attraverso l’analisi dell’importante circolare del 6 marzo 1806 con la quale “diramò per la prima volta il Codice civile a tutti li Magistrati e Corti di Giustizia del regno d’Italia”. Il problema del ‘trapianto’ adattativo di un testo-chiave della modernità giuridica che , proprio attraverso il filtro di una ‘traduzione’ che è anche ‘tradimento’, diventa così , come acutamente notava Adriano Cavanna, uno degli elementi genetici fondamentali dell’identità nazionale italiana.
Il codice fra “tradizioni” e “tradimenti”: problemi e suggestioni(a partire da Giuseppe Luosi e dalla “traduzione” in lingua italiana e latina del Codice Napoleone) / P. Cappellini. - STAMPA. - (2009), pp. 365-391.
Il codice fra “tradizioni” e “tradimenti”: problemi e suggestioni(a partire da Giuseppe Luosi e dalla “traduzione” in lingua italiana e latina del Codice Napoleone)
CAPPELLINI, PAOLO
2009
Abstract
Il saggio prende le mosse da alcuni caratteri peculiari della biografia del Gran Giudice Ministro della Giustizia del napoleonico Regno d’Italia , Giuseppe Luosi (1755-1830), tra i principali artefici dell’introduzione del code civil in Italia: una introduzione che significa certo ‘francesizzazione’, non indolore a fronte dei piani autonomi di codificazione, ma tutta giocata, a seguito del Decreto di promulgazione del 16 gennaio 1806, sull’edizione ufficiale trilingue. Una operazione di adeguamento politico-giuridico, ma anche di adattamento per il tramite delle traduzioni italiana e latina che affiancano il testo francese; operazione i cui caratteri di originalità emergono in particolare attraverso l’analisi dell’importante circolare del 6 marzo 1806 con la quale “diramò per la prima volta il Codice civile a tutti li Magistrati e Corti di Giustizia del regno d’Italia”. Il problema del ‘trapianto’ adattativo di un testo-chiave della modernità giuridica che , proprio attraverso il filtro di una ‘traduzione’ che è anche ‘tradimento’, diventa così , come acutamente notava Adriano Cavanna, uno degli elementi genetici fondamentali dell’identità nazionale italiana.File | Dimensione | Formato | |
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