In questo paper sono esaminate e discusse criticamente le giustificazioni addotte dalla letteratura a sostegno di un saggio di preferenza temporale sia a livello dell’allocazione ottima di capitale che dell’equità fra diverse generazioni. Dopo una breve disamina storica relativa alle condizioni elaborate per giustificare la positività del tasso di interesse si è messo in evidenza come, a partire da Koopmans, siano state introdotte grazie a preferenze recursive, ipotesi meno restrittive conseguendo anche risultati e applicazioni più generali. Di recente sono state avanzate critiche rilevanti dalla Behavioural Economics. Nel paper tali critiche sono presentate sinteticamente con alcune notazioni avanzate da Rubinstein. Si sono altresì considerati gli approcci, alternativi all’impostazione tradizionale, che hanno introdotto la separabilità in un contesto di incertezza, utilizzando gli strumenti della teoria della decisione e nella teoria della domanda con riguardo alle applicazioni, soprattutto, econometriche. Si è argomentato come sia preferibile giustificare la positività del tasso di interesse ricorrendo al linguaggio assiomatico che mette in evidenza, in un contesto di beni e/o generazioni infinite, il profondo significato etico degli assiomi. Infine si considerano i problemi di allocazione in presenza di una successione di generazioni dando conto dei recenti progressi della letteratura. Nelle conclusioni si indicano possibili impostazioni alternative con particolare riguardo alla flessibilità delle preferenze.
Utilità intertemporale ed equità fra le generazioni / V. GUIDI. - STAMPA. - (2015), pp. 59-84.
Utilità intertemporale ed equità fra le generazioni
GUIDI, VINICIO
2015
Abstract
In questo paper sono esaminate e discusse criticamente le giustificazioni addotte dalla letteratura a sostegno di un saggio di preferenza temporale sia a livello dell’allocazione ottima di capitale che dell’equità fra diverse generazioni. Dopo una breve disamina storica relativa alle condizioni elaborate per giustificare la positività del tasso di interesse si è messo in evidenza come, a partire da Koopmans, siano state introdotte grazie a preferenze recursive, ipotesi meno restrittive conseguendo anche risultati e applicazioni più generali. Di recente sono state avanzate critiche rilevanti dalla Behavioural Economics. Nel paper tali critiche sono presentate sinteticamente con alcune notazioni avanzate da Rubinstein. Si sono altresì considerati gli approcci, alternativi all’impostazione tradizionale, che hanno introdotto la separabilità in un contesto di incertezza, utilizzando gli strumenti della teoria della decisione e nella teoria della domanda con riguardo alle applicazioni, soprattutto, econometriche. Si è argomentato come sia preferibile giustificare la positività del tasso di interesse ricorrendo al linguaggio assiomatico che mette in evidenza, in un contesto di beni e/o generazioni infinite, il profondo significato etico degli assiomi. Infine si considerano i problemi di allocazione in presenza di una successione di generazioni dando conto dei recenti progressi della letteratura. Nelle conclusioni si indicano possibili impostazioni alternative con particolare riguardo alla flessibilità delle preferenze.File | Dimensione | Formato | |
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