Il capitolo si propone di formire un ampio quadro normativo della mediazione, basandosi su una visuale attenta al raccordo tra le fonti di diritto interno e dell’Unione Europea. Si sofferma, innanzitutto, sulla genesi della disciplina in materia di conciliazione, nei diversi settori in cu questa si affermò, inizialmente, quale alternativa al processo. Individua, successivamente, le principali questioni aperte, riconducibili alla assenza di una legislazione unitaria, in Italia, in tema di mediazione civile, sino all'emanazione della disciplina di attuazione della legge delega n. 69/2009. Quindi, analizza, in un'ottica comparatistica, le diverse ragioni sottese alla scelta di favorire metodi di risoluzione dei conflitti dapprima considerati alternativi al procedimento giudiziale, quindi visti quali strumenti dotati di una propria autonomia, che arricchiscono il panorama dei rimedi disponibili per le parti. L’analisi del diritto italiano, posto in parallelo con le tendenze, emergenti o consolidate, proprie di altri ordinamenti giuridici, è compiuta accogliendo una prospettiva incentrata sull’approfondimento delle possibili ripercussioni dell’attuazione della Direttiva CE/52/2008. Infine, si dà ampio spazio alle riflessioni critiche, dedicate ad alcune opzioni compiute dal legislatore italiano, con la legge delega n. 69/2009. In particolare si nota come alcune delle proposte allora oggetto di discussione, nella fase anteriore all'emanazione del D.L.gs. n. 28/2010, potessero far sorgere delle complesse questioni interpretative, in assenza di puntuali precisazioni, nellal fase di definizione delle regole necessarie a dar concretezza al disegno delineato dal legislatore. Il contributo si inserisce nel Tomo I di un volume composto di due tomi, il II dei quali è dedicato all'arbitrato. Entrambi sono a cura di Leticia García Villaluenga, Jorge Tomillo Urbina, Eduardo Vázquez de Castro, Carmen Fernández Canales. L'autrice ha preso parte, come quasi tutti i coautori dei due volumi, ad un convegno internazionale nel corso del quale sono state presentate numerose relazioni. Alcune di queste, su proposta dei responsabili del comitato scientifico sono state quindi selezionate e, rielaborate ed ampliate, sono infine confluite nella raccolta. Si tratta del I Convegno internazionale sull’ADR, svoltosi a Santander (Spagna), il 17-19/9, organizzato dall'Università della Cantabria, dall'Istituto IMEDIA dell'Università Complutense di Madrid e dalla Cátedra Euroamericana, di cui è stato artefice il Prof. Eduardo Vàzquez de Castro, che, a sua volta ha preso parte, anteriormente al convegno, nel mese di giugno 2009, ad un incontro comparatistico svoltosi presso l'Università di Firenze, dedicato al medesimo tema, assieme alla Prof. Leticia Garcìa Villaluenga, la Prof. Elena Torres Fernàndez, al Professor Ferrando Mantovani, al Professor Giovanni Furgiuele , alla Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, Melita Cavallo, e a numerosi esperti, nazionali e internazionali, organizzato dall'Autrice e seguito da un dibattito, da lei coordinato, che ha dato luogo a un ampio confronto, in relazione a profili di diritto comparato di cui il lavoro propone pure una sintesi.
La mediación en Italia y en el panorama europeo a la luz de la Directiva CE/2008/52 / E. Urso. - STAMPA. - (2010), pp. 315-350.
La mediación en Italia y en el panorama europeo a la luz de la Directiva CE/2008/52
URSO, ELENA
2010
Abstract
Il capitolo si propone di formire un ampio quadro normativo della mediazione, basandosi su una visuale attenta al raccordo tra le fonti di diritto interno e dell’Unione Europea. Si sofferma, innanzitutto, sulla genesi della disciplina in materia di conciliazione, nei diversi settori in cu questa si affermò, inizialmente, quale alternativa al processo. Individua, successivamente, le principali questioni aperte, riconducibili alla assenza di una legislazione unitaria, in Italia, in tema di mediazione civile, sino all'emanazione della disciplina di attuazione della legge delega n. 69/2009. Quindi, analizza, in un'ottica comparatistica, le diverse ragioni sottese alla scelta di favorire metodi di risoluzione dei conflitti dapprima considerati alternativi al procedimento giudiziale, quindi visti quali strumenti dotati di una propria autonomia, che arricchiscono il panorama dei rimedi disponibili per le parti. L’analisi del diritto italiano, posto in parallelo con le tendenze, emergenti o consolidate, proprie di altri ordinamenti giuridici, è compiuta accogliendo una prospettiva incentrata sull’approfondimento delle possibili ripercussioni dell’attuazione della Direttiva CE/52/2008. Infine, si dà ampio spazio alle riflessioni critiche, dedicate ad alcune opzioni compiute dal legislatore italiano, con la legge delega n. 69/2009. In particolare si nota come alcune delle proposte allora oggetto di discussione, nella fase anteriore all'emanazione del D.L.gs. n. 28/2010, potessero far sorgere delle complesse questioni interpretative, in assenza di puntuali precisazioni, nellal fase di definizione delle regole necessarie a dar concretezza al disegno delineato dal legislatore. Il contributo si inserisce nel Tomo I di un volume composto di due tomi, il II dei quali è dedicato all'arbitrato. Entrambi sono a cura di Leticia García Villaluenga, Jorge Tomillo Urbina, Eduardo Vázquez de Castro, Carmen Fernández Canales. L'autrice ha preso parte, come quasi tutti i coautori dei due volumi, ad un convegno internazionale nel corso del quale sono state presentate numerose relazioni. Alcune di queste, su proposta dei responsabili del comitato scientifico sono state quindi selezionate e, rielaborate ed ampliate, sono infine confluite nella raccolta. Si tratta del I Convegno internazionale sull’ADR, svoltosi a Santander (Spagna), il 17-19/9, organizzato dall'Università della Cantabria, dall'Istituto IMEDIA dell'Università Complutense di Madrid e dalla Cátedra Euroamericana, di cui è stato artefice il Prof. Eduardo Vàzquez de Castro, che, a sua volta ha preso parte, anteriormente al convegno, nel mese di giugno 2009, ad un incontro comparatistico svoltosi presso l'Università di Firenze, dedicato al medesimo tema, assieme alla Prof. Leticia Garcìa Villaluenga, la Prof. Elena Torres Fernàndez, al Professor Ferrando Mantovani, al Professor Giovanni Furgiuele , alla Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, Melita Cavallo, e a numerosi esperti, nazionali e internazionali, organizzato dall'Autrice e seguito da un dibattito, da lei coordinato, che ha dato luogo a un ampio confronto, in relazione a profili di diritto comparato di cui il lavoro propone pure una sintesi.File | Dimensione | Formato | |
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