Il saggio intende ricostruire, attraverso documenti inediti come le lettere del Carteggio Palazzeschi – Soffici (1912-1960), la memoria di un sodalizio umano e intellettuale, particolarmente attivo durante la breve ma intensa stagione del futurismo fiorentino e della comune avventura lacerbiana (1913-1915). La ricchezza di questa documentazione, che non trova corrispondenza nei più formali e misurati scambi epistolari intrecciati in quegli stessi anni con Papini e Prezzolini, permette di ripercorrere le varie fasi dell’adesione di Palazzeschi al Futurismo (dall’attiva partecipazione all’improvvisa e definitiva rottura con Marinetti) e di cogliere l’originalità del suo contributo artistico a “Lacerba”, il battagliero foglio dell’avanguardia fiorentina; di scoprire il talento di imprenditore culturale di Soffici (mai disgiunto, peraltro, da un’autentica e folgorante intuizione dell’«arte» palazzeschiana) e di entrare, infine, nell’officina poetica di entrambi gli scrittori. // This essay aims to bring to light unpublished documents such as letters from the collection of Palazzeschi – Soffici Correspondence (1912-1960), with a view to reconstructing the story of a intellectual and brotherly fellowship, particularly dynamic during the brief but intense season of Florentine Futurism and the shared adventure of the publication ‘Lacerba’ (1913-1915). The more formal and measured correspondence exchanged over the same years with Papini and Prezzolini cannot compete with the richness of this documentation, which allows us to trace the various phases of Palazzeschi’s subscription to Futurism (from active participation to his sudden and final breaking off with Marinetti), as well as the originality of his artistic contribution to ‘Lacerba’, the hard-line journal of the Florentine avant-garde. This correspondence also reveals Soffici’s talent as a cultural entrepreneur (which was always united with a sharp and authentic intuition for Palazzeschi’s ‘art’), and finally ushers us into the poetic workshop of both writers.
Un'amicizia lacerbiana: Palazzeschi e Soffici / S. Magherini. - STAMPA. - (2008), pp. 47-69.
Un'amicizia lacerbiana: Palazzeschi e Soffici
MAGHERINI, SIMONE
2008
Abstract
Il saggio intende ricostruire, attraverso documenti inediti come le lettere del Carteggio Palazzeschi – Soffici (1912-1960), la memoria di un sodalizio umano e intellettuale, particolarmente attivo durante la breve ma intensa stagione del futurismo fiorentino e della comune avventura lacerbiana (1913-1915). La ricchezza di questa documentazione, che non trova corrispondenza nei più formali e misurati scambi epistolari intrecciati in quegli stessi anni con Papini e Prezzolini, permette di ripercorrere le varie fasi dell’adesione di Palazzeschi al Futurismo (dall’attiva partecipazione all’improvvisa e definitiva rottura con Marinetti) e di cogliere l’originalità del suo contributo artistico a “Lacerba”, il battagliero foglio dell’avanguardia fiorentina; di scoprire il talento di imprenditore culturale di Soffici (mai disgiunto, peraltro, da un’autentica e folgorante intuizione dell’«arte» palazzeschiana) e di entrare, infine, nell’officina poetica di entrambi gli scrittori. // This essay aims to bring to light unpublished documents such as letters from the collection of Palazzeschi – Soffici Correspondence (1912-1960), with a view to reconstructing the story of a intellectual and brotherly fellowship, particularly dynamic during the brief but intense season of Florentine Futurism and the shared adventure of the publication ‘Lacerba’ (1913-1915). The more formal and measured correspondence exchanged over the same years with Papini and Prezzolini cannot compete with the richness of this documentation, which allows us to trace the various phases of Palazzeschi’s subscription to Futurism (from active participation to his sudden and final breaking off with Marinetti), as well as the originality of his artistic contribution to ‘Lacerba’, the hard-line journal of the Florentine avant-garde. This correspondence also reveals Soffici’s talent as a cultural entrepreneur (which was always united with a sharp and authentic intuition for Palazzeschi’s ‘art’), and finally ushers us into the poetic workshop of both writers.File | Dimensione | Formato | |
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