Un modello comune europeo per il contrasto dei gruppi criminali organizzati: meriti e limiti di un diritto uniforme alla luce dell'analisi comparatistica

Il saggio è dedicato all’analisi delle forme di contrasto alla criminalità organizzata in prospettiva comparatistica. Dopo essersi soffermato sulle difficoltà ricostruttive del quadro criminologico di fondo, l’autore si occupa delle difficoltà metodologiche ed epistemologiche della comparazione in materia penale, sottolineando i rischi di distorcere le finalità della armonizzazione mediante superficiali assimilazioni tra sistemi diversi. Con particolare riguardo alla materia della criminalità organizzata, analizza infine l’interdisciplinarità che caratterizza in vari paesi il “sottosistema” di tutela, sottolineandosi come tale interdisciplinarietà crea ulteriori difficoltà nel momento di progettare una convergenza tra ordinamenti diversi. L’indagine si conclude con una riflessione sulle funzioni della tipicità penale.