Prendendo le mosse dal ritrovamento di cinque lettere inedite (e qui per la prima volta rese note) di Ippolito Nievo, lo scritto si propone di contribuire ad un’ulteriore messa a fuoco dell’episodio della partecipazione dell’autore delle Confessioni d’un Italiano alla spedizione dei Mille e del ruolo da lui assolto in qualità di vice intendente dell’esercito nazionale in Sicilia. Le cinque lettere che vengono a completare il corpus delle scritture epistolari nieviane (in larghissima misura pubblicate nel volume delle Lettere curato da Marcella Gorra per Mondadori nel 1981) sono indirizzate al garibaldino cremonese Romeo Bozzetti, che dopo la partecipazione alla seconda guerra di indipendenza nel corpo dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, prese parte all’impresa dei Mille e con Nievo collaborò presso l’Intendenza generale dell’Esercito in Sicilia, e appartengono a un incartamento (materiali autografi, soprattutto epistolari, scritti da o indirizzati a Romeo Bozzetti, documenti amministrativo-contabili relativi all’Intendenza, volantini di propaganda politica riconducibili sia agli eventi della seconda guerra d’indipendenza sia alla stagione dei plebisciti) messo a disposizione di Franco Antonicelli dagli eredi di Bozzetti in occasione dell’allestimento a Torino, nel 1961, della mostra storica L’Unità d’Italia. Benché ascrivibili ai mesi del più strenuo impegno amministrativo di Nievo e indirizzati a un destinatario coinvolto nella sua attività di Vice Intendente dei Mille, le lettere a Bozzetti sono del tutto estranee all’orizzonte degli innumerevoli documenti burocratici redatti dallo scrittore tra il giugno 1860 e il marzo 1861 (e conservati nell’Archivio di Stato di Torino), rivelando una stretta contiguità con i temi, le tecniche narrative, i modi di autorappresentazione, i registri stilistico-linguistici costitutivi del settore più cospicuo e rilevante del suo epistolario ‘garibaldino’. In questa prospettiva appare particolarmente degna di nota l’ultima lettera indirizzato a Romeo Bozzetti il 22-23 novembre 1860 alla quale l’autore affida il suo ormai immedicabile disagio e il suo radicale pessimismo di fronte al processo di rapida involuzione del quadro politico dopo il plebiscito del 21 ottobre 1860 e alla sistematica campagna di accuse che involge l’impresa garibaldina. Taking its cue from the discovery of five unpublished letters by Ippolito Nievo, made known for the first time here, this essay intends to place a clearer focus on the episode of the participation by the author of Confessioni d’un Italiano in Garibaldi's expedition to Sicily and of his role as deputy intendant of the national army in Sicily. The five letters which complete the corpus of Nievo's letters (a large amount having been published in the volume of the Lettere edited by Marcella Gorra for Mondadori in 1981) are addressed to Romeo Bozzetti, a garibaldino from Cremona who, after having taken part in the war of independence in the Garibaldi's corps of Cacciatori delle Alpi, took part in Garibaldi's expedition, and worked with Nievo at the General Intendancy of the Army in Sicily, and belong to a set of papers (autograph materials, especially letters, written by or addressed to Romeo Bozzetti, documents of administration and accounting concerning the Intendancy, political propaganda leaflets referring to the events of the second war of independence and to the period of the plebiscites) which Bozzetti's heirs made available to Franco Antonicelli during the preparation, in 1961 in Turin, of the historic exhibition on the Unity of Italy. Though these date from the months of Nievo's most strenuous administrative involvement and are addressed to a person involved in his activity as Deputy Intendant, the letters to Bozzetti have nothing to do with the countless bureaucratic documents drawn up by the writer between June 1860 and March 1861 (kept in the State Archives in Turin). They appear to be very close to the issues, the narrative techniques, the manner of self-representation, the style and speech which make up the most conspicuous and important part of his “Garibaldino” letters. From this point of view, the last letter addressed to Romeo Bozzetti on November 22-23, 1860, appears especially noteworthy: here the author confides his by now incurable unease and radical pessimism in view of the rapid involution of the political situation after the plebiscite of October 21st, 1860, and the systematic campaign of accusations involving Garibaldi's enterprise.

Nievo 1860: sulle lettere a Romeo Bozzetti / A. Nozzoli. - STAMPA. - (2004), pp. 59-74.

Nievo 1860: sulle lettere a Romeo Bozzetti

NOZZOLI, ANNA
2004

Abstract

Prendendo le mosse dal ritrovamento di cinque lettere inedite (e qui per la prima volta rese note) di Ippolito Nievo, lo scritto si propone di contribuire ad un’ulteriore messa a fuoco dell’episodio della partecipazione dell’autore delle Confessioni d’un Italiano alla spedizione dei Mille e del ruolo da lui assolto in qualità di vice intendente dell’esercito nazionale in Sicilia. Le cinque lettere che vengono a completare il corpus delle scritture epistolari nieviane (in larghissima misura pubblicate nel volume delle Lettere curato da Marcella Gorra per Mondadori nel 1981) sono indirizzate al garibaldino cremonese Romeo Bozzetti, che dopo la partecipazione alla seconda guerra di indipendenza nel corpo dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, prese parte all’impresa dei Mille e con Nievo collaborò presso l’Intendenza generale dell’Esercito in Sicilia, e appartengono a un incartamento (materiali autografi, soprattutto epistolari, scritti da o indirizzati a Romeo Bozzetti, documenti amministrativo-contabili relativi all’Intendenza, volantini di propaganda politica riconducibili sia agli eventi della seconda guerra d’indipendenza sia alla stagione dei plebisciti) messo a disposizione di Franco Antonicelli dagli eredi di Bozzetti in occasione dell’allestimento a Torino, nel 1961, della mostra storica L’Unità d’Italia. Benché ascrivibili ai mesi del più strenuo impegno amministrativo di Nievo e indirizzati a un destinatario coinvolto nella sua attività di Vice Intendente dei Mille, le lettere a Bozzetti sono del tutto estranee all’orizzonte degli innumerevoli documenti burocratici redatti dallo scrittore tra il giugno 1860 e il marzo 1861 (e conservati nell’Archivio di Stato di Torino), rivelando una stretta contiguità con i temi, le tecniche narrative, i modi di autorappresentazione, i registri stilistico-linguistici costitutivi del settore più cospicuo e rilevante del suo epistolario ‘garibaldino’. In questa prospettiva appare particolarmente degna di nota l’ultima lettera indirizzato a Romeo Bozzetti il 22-23 novembre 1860 alla quale l’autore affida il suo ormai immedicabile disagio e il suo radicale pessimismo di fronte al processo di rapida involuzione del quadro politico dopo il plebiscito del 21 ottobre 1860 e alla sistematica campagna di accuse che involge l’impresa garibaldina. Taking its cue from the discovery of five unpublished letters by Ippolito Nievo, made known for the first time here, this essay intends to place a clearer focus on the episode of the participation by the author of Confessioni d’un Italiano in Garibaldi's expedition to Sicily and of his role as deputy intendant of the national army in Sicily. The five letters which complete the corpus of Nievo's letters (a large amount having been published in the volume of the Lettere edited by Marcella Gorra for Mondadori in 1981) are addressed to Romeo Bozzetti, a garibaldino from Cremona who, after having taken part in the war of independence in the Garibaldi's corps of Cacciatori delle Alpi, took part in Garibaldi's expedition, and worked with Nievo at the General Intendancy of the Army in Sicily, and belong to a set of papers (autograph materials, especially letters, written by or addressed to Romeo Bozzetti, documents of administration and accounting concerning the Intendancy, political propaganda leaflets referring to the events of the second war of independence and to the period of the plebiscites) which Bozzetti's heirs made available to Franco Antonicelli during the preparation, in 1961 in Turin, of the historic exhibition on the Unity of Italy. Though these date from the months of Nievo's most strenuous administrative involvement and are addressed to a person involved in his activity as Deputy Intendant, the letters to Bozzetti have nothing to do with the countless bureaucratic documents drawn up by the writer between June 1860 and March 1861 (kept in the State Archives in Turin). They appear to be very close to the issues, the narrative techniques, the manner of self-representation, the style and speech which make up the most conspicuous and important part of his “Garibaldino” letters. From this point of view, the last letter addressed to Romeo Bozzetti on November 22-23, 1860, appears especially noteworthy: here the author confides his by now incurable unease and radical pessimism in view of the rapid involution of the political situation after the plebiscite of October 21st, 1860, and the systematic campaign of accusations involving Garibaldi's enterprise.
2004
9788883199578
Ippolito Nievo tra letteratura e storia
59
74
A. Nozzoli
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/595144
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact