Il coro conteso. Rituali civici, movimenti di osservanza, privatizzazioni nell'area presbiteriale di chiese fiorentine del Quattrocento

Il recinto del coro è luogo centrale di molte funzioni comuni del clero di molte chiese fiorentine fra medioevo e rinascimento. Il suo spazio è individuato da un recinto di altezza e rivestimento variabile che racchiude panche, stalli lignei, leggii assieme all’altare. Il coro riceve molteplici localizzazioni e sistemazioni modellandosi anche su più semplificati ambienti ausiliari. All’interno del recinto del coro, a Firenze l’antica proibizione dell’accesso dei laici si modifica gradualmente nell’ ammissione in alcune occasioni festive. dei laici consentendo la tendenziale saturazione degli spazi corali da parte di laici. La disposizione della tomba di Cosimo nella collegiata di San Lorenzo, se proiettata sulle testimonianze degli usi funerari civici nei cori, può esemplificare il percorso di un diffuso comportamento laicale fiorentino che consente di fatto la «privatizzazione» dello spazio socialmente ambito del coro delle chiese.