Riconsiderare in termini progettuali gli spazi in cui si esplica la mobilità porta inevitabilmente a riconoscere che tali spazi altro non sono – a tutti gli effetti e a tutte le scale – “spazio pubblico” e come tale suscettibile di articolazioni complesse con gli spazi che lo lambiscono, usi sovrapposti e “ibridazioni”, che si affiancano e intrecciano alla sua funzione trasportistica. Ecco allora la nozione di “rendimento sociale” evidenziata nel titolo, ripresa da Joan Busquets, l’architetto catalano autore del “Plà de Vias” di Barcellona. Il valore strumentale del progetto in ordine alla possibilità di ricomporre o ridimensionare i conflitti derivanti dall'adeguamento di tali spazi alle specifiche tecniche richieste da una modalità di trasporto prevalente (automobile, sistemi du ferro, ecc.) dipende dal livello di complessità che esso è in grado di assimilare da ciascuna situazione concreta, dalla sua capacità di esplorare e proporre organizzazioni spaziali congruenti con esigenze di ordine diverso prendendo in considerazione ambiti spaziali più estesi dei soli corridoi in cui si attuano gli spostamenti, dalla sua efficacia nel dare forma a paesaggi condivisi.

Mobilità a rendimento sociale: dalla circulation douce alle lunghe percorrenze / F. Alberti. - STAMPA. - (2009), pp. 367-388.

Mobilità a rendimento sociale: dalla circulation douce alle lunghe percorrenze

ALBERTI, FRANCESCO
2009

Abstract

Riconsiderare in termini progettuali gli spazi in cui si esplica la mobilità porta inevitabilmente a riconoscere che tali spazi altro non sono – a tutti gli effetti e a tutte le scale – “spazio pubblico” e come tale suscettibile di articolazioni complesse con gli spazi che lo lambiscono, usi sovrapposti e “ibridazioni”, che si affiancano e intrecciano alla sua funzione trasportistica. Ecco allora la nozione di “rendimento sociale” evidenziata nel titolo, ripresa da Joan Busquets, l’architetto catalano autore del “Plà de Vias” di Barcellona. Il valore strumentale del progetto in ordine alla possibilità di ricomporre o ridimensionare i conflitti derivanti dall'adeguamento di tali spazi alle specifiche tecniche richieste da una modalità di trasporto prevalente (automobile, sistemi du ferro, ecc.) dipende dal livello di complessità che esso è in grado di assimilare da ciascuna situazione concreta, dalla sua capacità di esplorare e proporre organizzazioni spaziali congruenti con esigenze di ordine diverso prendendo in considerazione ambiti spaziali più estesi dei soli corridoi in cui si attuano gli spostamenti, dalla sua efficacia nel dare forma a paesaggi condivisi.
2009
9788896272046
Il paesaggio e le infrastrutture
367
388
F. Alberti
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