Partendo dalla lettura di alcune interviste rivolte a professionisti di rilievo in ambito progettuale e artistico, si è voluto ripercorrere l’evoluzione dell’ambiente di lavoro come spazio fisico all’interno del quale si svolge una determinata attività estrapolando poi alcune considerazioni di carattere generale sugli ambiti del progetto alle varie scale. Dallo spazio all’oggetto, inteso come supporto fisico di un determinato messaggio in grado di esprimere l’identità di colui che lo utilizza, in un interscambio di rapporti indispensabili a consentire una vera interazione fra la parte immateriale e comunicazionale di questo e le persone cui esso è destinato. Se la scelta di un determinato tipo di spazio, di arredo o di finitura si presenta più adatto per “parlare di una professione e anche di una certa professionalità”, allo stesso modo si può affermare che anche “l’abito” consente alle singole personalità di esprimersi spesso nel tentativo di “infondere” maggiore o minore fiducia nell’interlocutore. Nel nostro caso, quindi, “l’abito fa certamente il monaco” ed è proprio per questo motivo che è sembrato interessante accennare anche all’evoluzione dell’“abito da lavoro” soffermandosi, in particolare, sulla divisa intesa nella sua più ampia accezione. Osservando l’estetica semplice e funzionale dell’abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, appare evidente come esso sia stato e sia tuttora una fonte di ispirazione inesauribile per molti stilisti che hanno saputo dare nuova identità e bellezza a molteplici elementi tecnici e funzionali, declinando in infinite varianti la semplice eleganza degli indumenti da lavoro.

Design e moda sul posto di lavoro / E. Benelli. - STAMPA. - (2012).

Design e moda sul posto di lavoro

BENELLI, ELISABETTA
2012

Abstract

Partendo dalla lettura di alcune interviste rivolte a professionisti di rilievo in ambito progettuale e artistico, si è voluto ripercorrere l’evoluzione dell’ambiente di lavoro come spazio fisico all’interno del quale si svolge una determinata attività estrapolando poi alcune considerazioni di carattere generale sugli ambiti del progetto alle varie scale. Dallo spazio all’oggetto, inteso come supporto fisico di un determinato messaggio in grado di esprimere l’identità di colui che lo utilizza, in un interscambio di rapporti indispensabili a consentire una vera interazione fra la parte immateriale e comunicazionale di questo e le persone cui esso è destinato. Se la scelta di un determinato tipo di spazio, di arredo o di finitura si presenta più adatto per “parlare di una professione e anche di una certa professionalità”, allo stesso modo si può affermare che anche “l’abito” consente alle singole personalità di esprimersi spesso nel tentativo di “infondere” maggiore o minore fiducia nell’interlocutore. Nel nostro caso, quindi, “l’abito fa certamente il monaco” ed è proprio per questo motivo che è sembrato interessante accennare anche all’evoluzione dell’“abito da lavoro” soffermandosi, in particolare, sulla divisa intesa nella sua più ampia accezione. Osservando l’estetica semplice e funzionale dell’abbigliamento da lavoro, nato per assecondare i movimenti del corpo e per proteggerlo, appare evidente come esso sia stato e sia tuttora una fonte di ispirazione inesauribile per molti stilisti che hanno saputo dare nuova identità e bellezza a molteplici elementi tecnici e funzionali, declinando in infinite varianti la semplice eleganza degli indumenti da lavoro.
2012
9788866030942
E. Benelli
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