E' opinione comune che le edizioni con commento, ovvero quella tipologia libraria atta a riunire in uno stesso supporto - nel caso specifico un codice - un testo (testo principale) e il suo commento (testo secondario), abbiano fatto la loro comparsa verso la fine del sec. XI, per poi affermarsi durante il sec. XII, fino a diventare il libro per eccellenza degli studi universitari. Ma se la diffusione e l'importanza che questa tipologia libraria ha avuto a partire dal sec. XII, rimangono un dato indiscutibile, negli ultimi anni è stato dimostrato come le sue prime attestazioni, riconducibili ad ambienti iberno-latini, risalgano alla seconda metà del sec. VIII. Per quanto riguarda il sec. IX si è ritenuto che gli esempi di tale tipologia libraria riguardassero solo testi connessi all'insegnamento della grammatica. Solo di recente sono stati individuati codici in grado di testimoniare come la mise-en-page tricolonnare venisse utilizzata anche per la trascrizione di libri della Scrittura accompagnati dal relativo commento. Tra questi i salteri glossati costituiscono il gruppo più numeroso e omogeno. Il presente contributo, oltre a fornirne un censimento, cerca di spiegarne l'origine, la funzione, i destinatari, tenendo anche conto del ruolo svolto dal libro dei salmi sia nella liturgia, sia quale testo base per l'istruzione dei chierici. Viene inoltre fornita un'analisi dettagliata di quattro glossature: la Glossa di Fulda (Frankfurt am Main, Stadt-Universitaetsbibliothek, Barth. 32), la Glossa di Laon (Laon, Bibliothèque Municipale, 14), la Glossa di Orléans (Orléans, Bibliothèque Municipale, 48) e la Glossa cosiddetta di 'San Romualdo' (Camaldoli, Archivio del Monasteo, s. n.). VQR: 1

L'esegesi ai Salmi nel sec. IX. Il caso delle edizioni commentate del Salterio / Cantelli, Silvia. - STAMPA. - (2008), pp. 59-116.

L'esegesi ai Salmi nel sec. IX. Il caso delle edizioni commentate del Salterio

CANTELLI, SILVIA
2008

Abstract

E' opinione comune che le edizioni con commento, ovvero quella tipologia libraria atta a riunire in uno stesso supporto - nel caso specifico un codice - un testo (testo principale) e il suo commento (testo secondario), abbiano fatto la loro comparsa verso la fine del sec. XI, per poi affermarsi durante il sec. XII, fino a diventare il libro per eccellenza degli studi universitari. Ma se la diffusione e l'importanza che questa tipologia libraria ha avuto a partire dal sec. XII, rimangono un dato indiscutibile, negli ultimi anni è stato dimostrato come le sue prime attestazioni, riconducibili ad ambienti iberno-latini, risalgano alla seconda metà del sec. VIII. Per quanto riguarda il sec. IX si è ritenuto che gli esempi di tale tipologia libraria riguardassero solo testi connessi all'insegnamento della grammatica. Solo di recente sono stati individuati codici in grado di testimoniare come la mise-en-page tricolonnare venisse utilizzata anche per la trascrizione di libri della Scrittura accompagnati dal relativo commento. Tra questi i salteri glossati costituiscono il gruppo più numeroso e omogeno. Il presente contributo, oltre a fornirne un censimento, cerca di spiegarne l'origine, la funzione, i destinatari, tenendo anche conto del ruolo svolto dal libro dei salmi sia nella liturgia, sia quale testo base per l'istruzione dei chierici. Viene inoltre fornita un'analisi dettagliata di quattro glossature: la Glossa di Fulda (Frankfurt am Main, Stadt-Universitaetsbibliothek, Barth. 32), la Glossa di Laon (Laon, Bibliothèque Municipale, 14), la Glossa di Orléans (Orléans, Bibliothèque Municipale, 48) e la Glossa cosiddetta di 'San Romualdo' (Camaldoli, Archivio del Monasteo, s. n.). VQR: 1
2008
9783447058001
Präsenz und Verwendung der Heiligen Schrift im christlichen Frühmittelalter
59
116
Cantelli, Silvia
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