Il poeta/cantore deve saper fabbricare rime e costruire versi mentre li pronuncia. Non ha dunque dietro di sé un testo pre-costituito o, per lo meno, non può limitarsi a eseguire qualcosa che ha imparato memorizzandolo. Anche in questo caso agisce un meccanismo produttivo che chiamiamo tradizione; per l’improvvisazione toscana in Ottave, c’è anzitutto l’introiezione di una forma. Si impara dunque a costruire il contenitore, poi lo si riempie con le parole appropriate al tema della sfida. E le parole si prendono, così come interi versi o parti di essi, così come le rime, da un repertorio memorizzato antecedentemente, costituito da lunghe e riflettute letture sui classici della letteratura.
Scrittura e oralità nell'Ottava toscana / M.E.Giusti. - STAMPA. - (2009), pp. 277-306.
Scrittura e oralità nell'Ottava toscana
GIUSTI, MARIA ELENA
2009
Abstract
Il poeta/cantore deve saper fabbricare rime e costruire versi mentre li pronuncia. Non ha dunque dietro di sé un testo pre-costituito o, per lo meno, non può limitarsi a eseguire qualcosa che ha imparato memorizzandolo. Anche in questo caso agisce un meccanismo produttivo che chiamiamo tradizione; per l’improvvisazione toscana in Ottave, c’è anzitutto l’introiezione di una forma. Si impara dunque a costruire il contenitore, poi lo si riempie con le parole appropriate al tema della sfida. E le parole si prendono, così come interi versi o parti di essi, così come le rime, da un repertorio memorizzato antecedentemente, costituito da lunghe e riflettute letture sui classici della letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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