L’esempio di analisi di dettaglio di terzo livello, proposto nel seguito del presente capitolo, riguarda lo studio di un’area a rischio di frana realizzato nell’ambito di un contratto di ricerca stipulato tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze (Determinazione del Direttore Generale all’Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n. 15637/2007). L’area esaminata è ubicata nell’alto Appennino Romagnolo-Forlivese, tra le valli dei fiumi Bidente e Savio, in località Spinello del Comune di Santa Sofia (FC), a circa 10 km dal capoluogo comunale e si estende lungo un versante esposto a SSW, che scende dalla linea del crinale, posto a nord dell’abitato di Spinello, alla quota di circa 920 m s.l.m., fino all’alveo del torrente Borello, alla quota di circa 650 m s.l.m. Tale porzione di territorio si estende su un versante considerato potenzialmente instabile e già soggetto a perimetrazione all’interno del Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli . Essendo ritenuta di rilevante valore socio-economico, l’area, per la quale al momento della redazione del Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico erano disponibili rilievi geologici di dettaglio e sommarie informazioni geotecniche, è stata in seguito oggetto di altre campagne di indagini geotecniche e geofisiche integrative, in sito e di laboratorio, allo scopo di approfondire la conoscenza delle condizioni geomorfologiche, geotecniche e idrauliche, e di definire il comportamento dei terreni e dei depositi sotto sollecitazione dinamica. Le nuove informazioni acquisite, assieme ai dati esistenti, hanno consentito di ricostruire modelli geologici e geotecnici sufficientemente affidabili e dettagliati sui quali sono state successivamente condotte analisi specifiche sia per la valutazione della risposta sismica locale, sia per la valutazione delle condizioni di stabilità del versante in condizioni pre-sismiche, sismiche e post-sismiche. Sulla base dei risultati ottenuti è stato quindi possibile identificare, all’interno dell’area esaminata, zone a differente risposta in termini di amplificazione e aggiornare la perimetrazione delle aree a rischio di frana.

Analisi di dettaglio finalizzata alla valutazione della della stabilità dei pendii in condizioni sismiche: il caso il caso del versante di Spinello / C. MADIAI; J. FACCIORUSSO; G. VANNUCCHI; L. MARTELLI. - STAMPA. - (2012), pp. 105-141.

Analisi di dettaglio finalizzata alla valutazione della della stabilità dei pendii in condizioni sismiche: il caso il caso del versante di Spinello

MADIAI, CLAUDIA;FACCIORUSSO, JOHANN ANTONIO;VANNUCCHI, GIOVANNI;
2012

Abstract

L’esempio di analisi di dettaglio di terzo livello, proposto nel seguito del presente capitolo, riguarda lo studio di un’area a rischio di frana realizzato nell’ambito di un contratto di ricerca stipulato tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze (Determinazione del Direttore Generale all’Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n. 15637/2007). L’area esaminata è ubicata nell’alto Appennino Romagnolo-Forlivese, tra le valli dei fiumi Bidente e Savio, in località Spinello del Comune di Santa Sofia (FC), a circa 10 km dal capoluogo comunale e si estende lungo un versante esposto a SSW, che scende dalla linea del crinale, posto a nord dell’abitato di Spinello, alla quota di circa 920 m s.l.m., fino all’alveo del torrente Borello, alla quota di circa 650 m s.l.m. Tale porzione di territorio si estende su un versante considerato potenzialmente instabile e già soggetto a perimetrazione all’interno del Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli . Essendo ritenuta di rilevante valore socio-economico, l’area, per la quale al momento della redazione del Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico erano disponibili rilievi geologici di dettaglio e sommarie informazioni geotecniche, è stata in seguito oggetto di altre campagne di indagini geotecniche e geofisiche integrative, in sito e di laboratorio, allo scopo di approfondire la conoscenza delle condizioni geomorfologiche, geotecniche e idrauliche, e di definire il comportamento dei terreni e dei depositi sotto sollecitazione dinamica. Le nuove informazioni acquisite, assieme ai dati esistenti, hanno consentito di ricostruire modelli geologici e geotecnici sufficientemente affidabili e dettagliati sui quali sono state successivamente condotte analisi specifiche sia per la valutazione della risposta sismica locale, sia per la valutazione delle condizioni di stabilità del versante in condizioni pre-sismiche, sismiche e post-sismiche. Sulla base dei risultati ottenuti è stato quindi possibile identificare, all’interno dell’area esaminata, zone a differente risposta in termini di amplificazione e aggiornare la perimetrazione delle aree a rischio di frana.
2012
Microzonazione sismica uno strumento consolidato per la riduzione del rischio - L'esperienza della Regione Emilia-Romagna
105
141
C. MADIAI; J. FACCIORUSSO; G. VANNUCCHI; L. MARTELLI
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