Già da lunghissimo tempo, per lo meno da poco dopo la soppressione leopoldina (1785 ca.), eruditi di notevole levatura hanno lamentato, più ancora che lo stato di degrado del monastero di S. Salvatore a Settimo, lo scarsissimo interesse da parte degli studi per il complesso monumentale e le sue innumerevoli memorie storiche, sia archivistiche sia – ancor più tangibilmente – artistiche. Sicuramente a questa a tutt’oggi valida considerazione ha non poco contribuito lo spaccamento in due tronconi dell’edificio, in parte (attorno all’ambiente ecclesiale) rimasto alla curia fiorentina e diventato sede di parrocchia, in parte (notevolissima anche dal punto di vista architettonico) venduto all’asta proprio all’indomani della soppressione e passato in mano privata che tuttora lo detiene. Il Convegno che qui presento vuole in particolare riattivare le attenzioni, da parte anche degli organi di tutela, sul complesso perché ce ne possiamo tutti riappropriare nel migliore e più articolato modo possibile.
Per un "basta"definitivo alle sfortune provocate della Badia di Settimo / A. Guidotti. - STAMPA. - (2006), pp. 21-27.
Per un "basta"definitivo alle sfortune provocate della Badia di Settimo
GUIDOTTI, ALESSANDRO
2006
Abstract
Già da lunghissimo tempo, per lo meno da poco dopo la soppressione leopoldina (1785 ca.), eruditi di notevole levatura hanno lamentato, più ancora che lo stato di degrado del monastero di S. Salvatore a Settimo, lo scarsissimo interesse da parte degli studi per il complesso monumentale e le sue innumerevoli memorie storiche, sia archivistiche sia – ancor più tangibilmente – artistiche. Sicuramente a questa a tutt’oggi valida considerazione ha non poco contribuito lo spaccamento in due tronconi dell’edificio, in parte (attorno all’ambiente ecclesiale) rimasto alla curia fiorentina e diventato sede di parrocchia, in parte (notevolissima anche dal punto di vista architettonico) venduto all’asta proprio all’indomani della soppressione e passato in mano privata che tuttora lo detiene. Il Convegno che qui presento vuole in particolare riattivare le attenzioni, da parte anche degli organi di tutela, sul complesso perché ce ne possiamo tutti riappropriare nel migliore e più articolato modo possibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Guidotti.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
937.09 kB
Formato
Adobe PDF
|
937.09 kB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.