Il Crocifisso, uno «scomposto coro bipartisan» e qualche sua ragione

Su invito dei costituzionalisti di Amicus Curiae (Università di Ferrara) il contributo affronta la querelle sul Crocefisso negli spazi pubblici, chiarendo il nesso tra dimensione 'confessionale' o 'culturale' dei segni religiosi. Il religioso "confessionale" è inscindibilmente culturale, come il ‘culturale’ è sempre strutturalmente anche religioso. La tesi della mera 'confessionalità' del Crocifisso, che in quanto simbolo religioso sarebbe dato autenticamente solo al singolo credente o (privatisticamente) alla singola famiglia o comunità liturgica, è un assunto normativo e rigoristico, senza supporto nella fenomenologia del fatto religioso totale (cristiano e non-cristiano), e non serve. In questa complessità è necessario tenersi lontani dall'esercizio di un superprincipio astratto, e il superprincipio della laicità dello Stato appare strumento tagliente e demolitore, a maggior ragione di fronte alla originalità storica italiana.