La consapevolezza, a differenza della competenza, non ha un rapporto immediato con l'azione; anzi privilegia l’indugio, l'esitazione e l'astensione, la capacità di fermarsi, distaccarsi, riflettere e interpretare. Essere "insegnanti consapevoli" significa proprio riuscire a contemplare i numerosi intrecci tra le biografie dei docenti e quelle dei discenti, tra le esigenze locali e quelle globali, tra la dimensione nazionale e quella mondiale, tra saperi disciplinari tradizionali e nuove modalità conoscitive legate allo sviluppo delle tecnologie della conoscenza. In altre parole si tratta di passare da un'epistemologia disgiuntiva tipica della modernità ad una epistemologia congiuntiva ormai indispensabile nello scenario sociale, politico, culturale contemporaneo. E' in questa prospettiva che vanno inquadrate le riflessioni pedagogiche e didattiche proposte nel volume; non ci sono ricette per sviluppare la consapevolezza, perché quest'ultima è troppo legata alla storia di vita del lettore. Tuttavia, la lettura riflessiva di contributi apparentemente distanti tra loro, può dare luogo a percorsi personali di analisi e di auto-osservazione, può favorire il decentramento dalle proprie posizioni, può facilitare il riconoscimento di comportamenti stereotipati, ma soprattutto può evitare al futuro docente di incappare nell'errore di riproporre atteggiamenti negativi che hanno segnato la sua esperienza di allievo.
L’offerta formativa nella scuola secondaria: progettazione e curriculum / Davide Capperucci. - STAMPA. - (2006), pp. 207-233.
L’offerta formativa nella scuola secondaria: progettazione e curriculum
CAPPERUCCI, DAVIDE
2006
Abstract
La consapevolezza, a differenza della competenza, non ha un rapporto immediato con l'azione; anzi privilegia l’indugio, l'esitazione e l'astensione, la capacità di fermarsi, distaccarsi, riflettere e interpretare. Essere "insegnanti consapevoli" significa proprio riuscire a contemplare i numerosi intrecci tra le biografie dei docenti e quelle dei discenti, tra le esigenze locali e quelle globali, tra la dimensione nazionale e quella mondiale, tra saperi disciplinari tradizionali e nuove modalità conoscitive legate allo sviluppo delle tecnologie della conoscenza. In altre parole si tratta di passare da un'epistemologia disgiuntiva tipica della modernità ad una epistemologia congiuntiva ormai indispensabile nello scenario sociale, politico, culturale contemporaneo. E' in questa prospettiva che vanno inquadrate le riflessioni pedagogiche e didattiche proposte nel volume; non ci sono ricette per sviluppare la consapevolezza, perché quest'ultima è troppo legata alla storia di vita del lettore. Tuttavia, la lettura riflessiva di contributi apparentemente distanti tra loro, può dare luogo a percorsi personali di analisi e di auto-osservazione, può favorire il decentramento dalle proprie posizioni, può facilitare il riconoscimento di comportamenti stereotipati, ma soprattutto può evitare al futuro docente di incappare nell'errore di riproporre atteggiamenti negativi che hanno segnato la sua esperienza di allievo.File | Dimensione | Formato | |
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