Il tema della cooperazione interistituzionale, specialmente nella versione della cooperazione orizzontale tra territori, sta ritrovando in questi ultimi anni una nuova vivacità. Complice, da un lato, la ricaduta delle Politiche Comunitarie e lo stesso recente dibattito sui Fondi strutturali per il periodo di programmazione 2007-2013 e, dall’altro, il continuo restringimento delle risorse pubbliche locali. Questa doppia tenaglia sta aprendo una nuova stagione rispetto a quella auspicata nel Testo Unico sulle autonomie locali del 2000. La nuova stagione, invece, sembra nascere dalla presa di coscienza che la cooperazione tra territori può anche essere non istituzionale, cioè non imposta da norme, e può non essere solo di gestione associata di servizi comuni; e che esiste una terza modalità di cooperazione più libera ed aperta, quella che si può connettere alla cooperazione volontaria per definire anche atti di pianificazione e di programmazione sul modello proposto da tempo dall’Unione Europea. Cioè una cooperazione di scopo. Il contributo si interroga su questa evoluzione.

Tra cooperazione di necessità e cooperazione di strategia: le nuove forme della decisione pubblica sul territorio / G. De Luca. - STAMPA. - (2012), pp. 117-120.

Tra cooperazione di necessità e cooperazione di strategia: le nuove forme della decisione pubblica sul territorio

DE LUCA, GIUSEPPE
2012

Abstract

Il tema della cooperazione interistituzionale, specialmente nella versione della cooperazione orizzontale tra territori, sta ritrovando in questi ultimi anni una nuova vivacità. Complice, da un lato, la ricaduta delle Politiche Comunitarie e lo stesso recente dibattito sui Fondi strutturali per il periodo di programmazione 2007-2013 e, dall’altro, il continuo restringimento delle risorse pubbliche locali. Questa doppia tenaglia sta aprendo una nuova stagione rispetto a quella auspicata nel Testo Unico sulle autonomie locali del 2000. La nuova stagione, invece, sembra nascere dalla presa di coscienza che la cooperazione tra territori può anche essere non istituzionale, cioè non imposta da norme, e può non essere solo di gestione associata di servizi comuni; e che esiste una terza modalità di cooperazione più libera ed aperta, quella che si può connettere alla cooperazione volontaria per definire anche atti di pianificazione e di programmazione sul modello proposto da tempo dall’Unione Europea. Cioè una cooperazione di scopo. Il contributo si interroga su questa evoluzione.
2012
9788866551904
Il governo del consumo di territorio. Metodi, strategie, criteri
117
120
G. De Luca
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