Amore e Psiche: presenze umanistiche

L’interpretazione allegorica della favola apuleiana di Amore e Psiche, prevalente in età medioevale e umanistica, è ancora quella dell’Apuleio consegnato alla stampa: del Beroaldo, autore del commento alle Metamorfosi pubblicato nel 1500, e della prefazione di Giovanni Andrea Bussi all’edizione del 1469. Ma una fruizione puramente letteraria, edonistica, è individuabile in testi i cui rapporti con la fabula del madaurense sono qui presentati per la prima volta: i "Psalmi precationum" dell’Alberti, gli "Hymni naturales" del Marullo, la "Lepidina" e l’"Eridanus" del Pontano, e, in modo particolarmente significativo, l’"Elegia in Albieram" del Poliziano . Una parte del saggio è dedicata agli interventi di Petrarca sul codice Vat. Lat. 2193, alla sua ‘paragrafatura’ del testo, e a ciò che Petrarca intende qui per fabula.