Nel settore dei Beni Culturali l’applicazione del calore su opere d’arte pittoriche o su manufatti, rappresenta una delle principali metodologie per il trattamento strutturale quale il consolidamento del colore, il trattamento delle deformazioni planari ed il rinforzo dei supporti sottoposti a degrado. Molti dei trattamenti applicati oggi sfruttano sistemi sigillati basati sull’applicazione combinata di calore e pressione, utilizzando una tavola scaldante a bassa pressione. Il notevole sviluppo, negli ultimi anni, di materiali innovativi, quali ad esempio quelli basati su nanotubi di carbonio, ha portato ad un’accelerazione dell’obsolescenza di tali soluzioni tradizionali che soffrono di limitazioni tecniche dovute alla non versatilità, selettività, non agilità di impiego e di trasporto. Con lo scopo di realizzare un sistema scaldante innovativo, finalizzato al trattamento termico in situ, applicabile anche su manufatti di grandi dimensioni e caratterizzato da elevata precisione, è nato il progetto IMAT (Intelligent Mobile Multipurpose Accurate Thermoelectrical device for art conservation). Finanziato nell’ambito del VII Programma Quadro, Coordinato dall’Università degli Studi di Firenze e con partner locati in Germania, Olanda, Italia e Lituania. Il progetto (giunto al suo mid-term) ha portato allo sviluppo di una serie di prototipi di sistema termoelettrico ad alta precisione in grado di sostituire completamente la tradizionale “tavola calda” oggi impiegata da molti restauratori. Tale sistema può essere utilizzato in tutte le tecniche tradizionali, in combinazione con i materiali sintetici e, in sostanza, dovunque sia essenziale un’applicazione termica molto precisa, stabile ed omogenea.
IMAT – Toward an innovative Intelligent Mobile Accurate Thermo-electrical (IMAT) device for structural conservation of paintings / M.Carfagni; R.Furferi; L. Governi; Y.Volpe; T. Markevicius; N. Olsson; H. Meyer. - STAMPA. - (2013), pp. 80-87.
IMAT – Toward an innovative Intelligent Mobile Accurate Thermo-electrical (IMAT) device for structural conservation of paintings
CARFAGNI, MONICA;FURFERI, ROCCO;GOVERNI, LAPO;VOLPE, YARY;
2013
Abstract
Nel settore dei Beni Culturali l’applicazione del calore su opere d’arte pittoriche o su manufatti, rappresenta una delle principali metodologie per il trattamento strutturale quale il consolidamento del colore, il trattamento delle deformazioni planari ed il rinforzo dei supporti sottoposti a degrado. Molti dei trattamenti applicati oggi sfruttano sistemi sigillati basati sull’applicazione combinata di calore e pressione, utilizzando una tavola scaldante a bassa pressione. Il notevole sviluppo, negli ultimi anni, di materiali innovativi, quali ad esempio quelli basati su nanotubi di carbonio, ha portato ad un’accelerazione dell’obsolescenza di tali soluzioni tradizionali che soffrono di limitazioni tecniche dovute alla non versatilità, selettività, non agilità di impiego e di trasporto. Con lo scopo di realizzare un sistema scaldante innovativo, finalizzato al trattamento termico in situ, applicabile anche su manufatti di grandi dimensioni e caratterizzato da elevata precisione, è nato il progetto IMAT (Intelligent Mobile Multipurpose Accurate Thermoelectrical device for art conservation). Finanziato nell’ambito del VII Programma Quadro, Coordinato dall’Università degli Studi di Firenze e con partner locati in Germania, Olanda, Italia e Lituania. Il progetto (giunto al suo mid-term) ha portato allo sviluppo di una serie di prototipi di sistema termoelettrico ad alta precisione in grado di sostituire completamente la tradizionale “tavola calda” oggi impiegata da molti restauratori. Tale sistema può essere utilizzato in tutte le tecniche tradizionali, in combinazione con i materiali sintetici e, in sostanza, dovunque sia essenziale un’applicazione termica molto precisa, stabile ed omogenea.| File | Dimensione | Formato | |
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