Il Golf rientra, senza dubbio, tra gli sport che richiedono per etichetta e tradizione un dress code piuttosto rigido, spesso legato alle regole imposte da molti golf club che vogliono mantenere un certo rigore (anche nel modo di vestire) derivante, forse, dalle origini di questo sport del quale Olanda e Scozia - storicamente conservatrici in tema di abbigliamento - da sempre si contendono l’invenzione. Negli ultimi periodi però, anche questo settore risente dell’influenza delle mode e delle tendenze in atto: ai completi dalle linee classiche e confortevoli, in tessuti naturali di pregio, si affiancano abiti tecnici dall’aspetto quasi sempre minimal, realizzati con materiali di nuova generazione: microfibre, tessuti dalle caratteristiche di traspirabilità e di fitting, elastomeri performanti, imbottiture leggerissime che seguono le linee del prèt-a-porter tradizionale. La collezione dell’architetto Francesca Filippi, che ha sfilato nella splendida cornice di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, si colloca a metà di queste tendenze: un mix di tradizione e innovazione in cui le linee sono sportive, ma al tempo stesso eleganti, i dettagli ricercati, i colori inediti, i tagli innovativi. Ma ciò che rende davvero unica questa collezione, al momento esposta al museo di Stia in attesa di varcare i confini nazionali, è l’impiego del panno casentino che sebbene vanti una lunga tradizione non era mai stato proposto in questo settore. Il panno casentino, dal tipico ricciolo, è infatti da sempre considerato un tessuto classico, ideale per la realizzazione di quei famosi e inconfondibili cappotti color arancio dal collo in lepre che sono entrati nella storia della moda.

Il panno casentino veste il golf / Elisabetta Benelli. - STAMPA. - (2013), pp. 16-16.

Il panno casentino veste il golf.

BENELLI, ELISABETTA
2013

Abstract

Il Golf rientra, senza dubbio, tra gli sport che richiedono per etichetta e tradizione un dress code piuttosto rigido, spesso legato alle regole imposte da molti golf club che vogliono mantenere un certo rigore (anche nel modo di vestire) derivante, forse, dalle origini di questo sport del quale Olanda e Scozia - storicamente conservatrici in tema di abbigliamento - da sempre si contendono l’invenzione. Negli ultimi periodi però, anche questo settore risente dell’influenza delle mode e delle tendenze in atto: ai completi dalle linee classiche e confortevoli, in tessuti naturali di pregio, si affiancano abiti tecnici dall’aspetto quasi sempre minimal, realizzati con materiali di nuova generazione: microfibre, tessuti dalle caratteristiche di traspirabilità e di fitting, elastomeri performanti, imbottiture leggerissime che seguono le linee del prèt-a-porter tradizionale. La collezione dell’architetto Francesca Filippi, che ha sfilato nella splendida cornice di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, si colloca a metà di queste tendenze: un mix di tradizione e innovazione in cui le linee sono sportive, ma al tempo stesso eleganti, i dettagli ricercati, i colori inediti, i tagli innovativi. Ma ciò che rende davvero unica questa collezione, al momento esposta al museo di Stia in attesa di varcare i confini nazionali, è l’impiego del panno casentino che sebbene vanti una lunga tradizione non era mai stato proposto in questo settore. Il panno casentino, dal tipico ricciolo, è infatti da sempre considerato un tessuto classico, ideale per la realizzazione di quei famosi e inconfondibili cappotti color arancio dal collo in lepre che sono entrati nella storia della moda.
2013
9788864170480
Lunga vita al Casentino. Collezione di abiti concepiti per esaltare le qualità immortali di un affascinante panno.
16
16
Elisabetta Benelli
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