Il criterio maggiormente usato in Italia dalle pubbliche amministrazioni per l’aggiudicazione di aste multdimensionali è il metodo aggregativocompensatore. Esso presenta due problemi principali: l’inesistenza in ambienti standard, quanto a preferenze e tecnologia, di equilibri che soddisfino i più comuni criteri di raffinamento e la non robustezza degli stessi rispetto a variazioni in aspetti irrilevanti dell’asta. Questi problemi sollevano seri dubbi sulla fondatezza economica della prassi delle amministrazioni pubbliche in materia.
Perché il metodo “aggregativo-compensatore” è sconsigliabile per l’aggiudicazione di contratti pubblici / Pier Angelo Mori. - STAMPA. - (2013), pp. 356-380.
Perché il metodo “aggregativo-compensatore” è sconsigliabile per l’aggiudicazione di contratti pubblici
MORI, PIER ANGELO
2013
Abstract
Il criterio maggiormente usato in Italia dalle pubbliche amministrazioni per l’aggiudicazione di aste multdimensionali è il metodo aggregativocompensatore. Esso presenta due problemi principali: l’inesistenza in ambienti standard, quanto a preferenze e tecnologia, di equilibri che soddisfino i più comuni criteri di raffinamento e la non robustezza degli stessi rispetto a variazioni in aspetti irrilevanti dell’asta. Questi problemi sollevano seri dubbi sulla fondatezza economica della prassi delle amministrazioni pubbliche in materia.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.