Traduzione e commento dell’epistola V, 32 compresa nelle “Variae” di Cassiodoro e databile agli anni 523-526, con cui Teoderico sprona il goto Brandila a far luce sulla vicenda che vede coinvolta la moglie Procula, accusata di lesioni a danno della moglie del goto Pazene, suggerendogli in particolare di provvedere a punirla in modo esemplare qualora ne appuri la colpevolezza o di rivolgersi al ‘comitatum’ attivo come tribunale di corte competente per goti e romani nel caso in cui l’imputazione non risponda a verità.
Cassiodoro, Variae V, 32. Il re Teoderico a Brandila / I. G. MASTROROSA. - STAMPA. - (2014), pp. 170-171-451-452.
Cassiodoro, Variae V, 32. Il re Teoderico a Brandila
MASTROROSA, IDA GILDA
2014
Abstract
Traduzione e commento dell’epistola V, 32 compresa nelle “Variae” di Cassiodoro e databile agli anni 523-526, con cui Teoderico sprona il goto Brandila a far luce sulla vicenda che vede coinvolta la moglie Procula, accusata di lesioni a danno della moglie del goto Pazene, suggerendogli in particolare di provvedere a punirla in modo esemplare qualora ne appuri la colpevolezza o di rivolgersi al ‘comitatum’ attivo come tribunale di corte competente per goti e romani nel caso in cui l’imputazione non risponda a verità.File in questo prodotto:
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