La ricostruzione di una teoria sul governo dell’agire a necessita di chiarire a fondo le problematiche dell’agire individuale e collettivo e, quindi, i temi propri della filosofia dell’azione. Un saldo riferimento sembra essere il pen- siero aristotelico che, alla luce della modernità e della post-modernità, può essere ancora utile al tentativo ricostruttivo qui proposto. Il sapere prassico si differenzia sia dall’episteme theorica, in quanto non trattabile con dispo- sizioni strettamente dimostrative, ma come ambito delle possibilità, sia dal sapere poietico perché delibera su ciò che è conveniente. Tradizionalmente, si deriva la seguente gerarchia: theoria-prassi-poiesi. Ora, se non sembra es- servi dubbi sulla prevalenza in Aristotele dalla prassi sulla poiesi, non altret- tanto scontata sembra l’assunta prevalenza della theoria sulla prassi. Anzi, a parere di chi scrive, indipendentemente dai riferimenti aristotelici, è la prassi a costituire quel quadro di riferimento in cui, anche la theoria, acquista un senso (Ciappei, 2003). Comunque, la modernità ha irreversibilmente mutato il contesto di rife- rimento. Da un lato, ha contribuito alla dissociazione tra l’etica e la politica, dall’altro ha determinato una congiunzione tra scienza e tecnica produttiva. Il Rinascimento, con Machiavelli, segna la nascita di una scienza della poli- tica intimamente separata dall’etica. La rivoluzione industriale ha concepito la scienza e la prassi come intimamente indirizzate all’applicazione tecnico- produttiva e quindi asservite alla poiesi. In Marx, la vera essenza dell’uomo è la produzione materiale e non la produzione di pensiero. Nel marxismo la filosofia diviene teoria della prassi, la theoria non si verifica nella pratica, ma si avvera in essa. La teoria diviene vera quando è prassi delle masse. La prassi è quindi una parte qualificata della teoria che si fa storia: se la realtà non si conforma alla teoria-prassi è la stessa realtà ad essere falsa.
Soft Skills per il governo dell'agire. La saggezza e le competenze prassico-pragmatiche / Cristiano Ciappei; Maria Cinque. - STAMPA. - (2014), pp. 35-94.
Soft Skills per il governo dell'agire. La saggezza e le competenze prassico-pragmatiche
CIAPPEI, CRISTIANO;
2014
Abstract
La ricostruzione di una teoria sul governo dell’agire a necessita di chiarire a fondo le problematiche dell’agire individuale e collettivo e, quindi, i temi propri della filosofia dell’azione. Un saldo riferimento sembra essere il pen- siero aristotelico che, alla luce della modernità e della post-modernità, può essere ancora utile al tentativo ricostruttivo qui proposto. Il sapere prassico si differenzia sia dall’episteme theorica, in quanto non trattabile con dispo- sizioni strettamente dimostrative, ma come ambito delle possibilità, sia dal sapere poietico perché delibera su ciò che è conveniente. Tradizionalmente, si deriva la seguente gerarchia: theoria-prassi-poiesi. Ora, se non sembra es- servi dubbi sulla prevalenza in Aristotele dalla prassi sulla poiesi, non altret- tanto scontata sembra l’assunta prevalenza della theoria sulla prassi. Anzi, a parere di chi scrive, indipendentemente dai riferimenti aristotelici, è la prassi a costituire quel quadro di riferimento in cui, anche la theoria, acquista un senso (Ciappei, 2003). Comunque, la modernità ha irreversibilmente mutato il contesto di rife- rimento. Da un lato, ha contribuito alla dissociazione tra l’etica e la politica, dall’altro ha determinato una congiunzione tra scienza e tecnica produttiva. Il Rinascimento, con Machiavelli, segna la nascita di una scienza della poli- tica intimamente separata dall’etica. La rivoluzione industriale ha concepito la scienza e la prassi come intimamente indirizzate all’applicazione tecnico- produttiva e quindi asservite alla poiesi. In Marx, la vera essenza dell’uomo è la produzione materiale e non la produzione di pensiero. Nel marxismo la filosofia diviene teoria della prassi, la theoria non si verifica nella pratica, ma si avvera in essa. La teoria diviene vera quando è prassi delle masse. La prassi è quindi una parte qualificata della teoria che si fa storia: se la realtà non si conforma alla teoria-prassi è la stessa realtà ad essere falsa.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.