Nel saggio viene analizzato il processo di istituzionalizzazione della mediazione civile e commerciale alla luce del modo in cui, anche all'interno dell'iter normativo che l'ha definita, si configura il rapporto tra mediatori e avvocati . Ci sembra, infatti, che quanto stabilito dal d.lgs. 28/2010, così come modificato dal d.l. 69/2013 convertito nella l. 89/2013, non possa essere pienamente compreso e spiegato, se non collocando tale norma all’interno del rapporto, anche conflittuale, che si è andato strutturando tra mediatori e altre figure professionali ad essa vicine ed in particolar modo quella di avvocato. Nell'ambito del contributo vengono inoltre proposti spunti di riflessione che, prescindendo dallo specifico ambito della mediazione, possano essere validamente applicati per una più ampia riflessione attorno al mondo delle professioni, investito oggi, forse più di quanto non sia avvenuto in passato, da profondi mutamenti tanto di natura giuridica che sociale. In particolare, l'invito implicito rivolto a chi si occupa di "riforma" delle professioni è quello di adottare una prospettiva di analisi che, ponendosi tanto a monte quanto a valle rispetto a quanto stabilito dal dettato normativo, consideri le pratiche sociali che presiedono e guidano, nei fatti, la genesi e l'affermazione di nuove professioni, così come le diverse forme di interazione e gli scambio di cui sono protagonisti i diversi professionisti.
Sociogenesi di una professione al confine tra le professioni: il caso del mediatore civile e commerciale / Annalisa Tonarelli. - STAMPA. - (2015), pp. 91-106.
Sociogenesi di una professione al confine tra le professioni: il caso del mediatore civile e commerciale
TONARELLI, ANNALISA
2015
Abstract
Nel saggio viene analizzato il processo di istituzionalizzazione della mediazione civile e commerciale alla luce del modo in cui, anche all'interno dell'iter normativo che l'ha definita, si configura il rapporto tra mediatori e avvocati . Ci sembra, infatti, che quanto stabilito dal d.lgs. 28/2010, così come modificato dal d.l. 69/2013 convertito nella l. 89/2013, non possa essere pienamente compreso e spiegato, se non collocando tale norma all’interno del rapporto, anche conflittuale, che si è andato strutturando tra mediatori e altre figure professionali ad essa vicine ed in particolar modo quella di avvocato. Nell'ambito del contributo vengono inoltre proposti spunti di riflessione che, prescindendo dallo specifico ambito della mediazione, possano essere validamente applicati per una più ampia riflessione attorno al mondo delle professioni, investito oggi, forse più di quanto non sia avvenuto in passato, da profondi mutamenti tanto di natura giuridica che sociale. In particolare, l'invito implicito rivolto a chi si occupa di "riforma" delle professioni è quello di adottare una prospettiva di analisi che, ponendosi tanto a monte quanto a valle rispetto a quanto stabilito dal dettato normativo, consideri le pratiche sociali che presiedono e guidano, nei fatti, la genesi e l'affermazione di nuove professioni, così come le diverse forme di interazione e gli scambio di cui sono protagonisti i diversi professionisti.File | Dimensione | Formato | |
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