La ricerca qui presentata ha come oggetto la rappresentazione pittorica della relazione fraterna eseguita da 120 partecipanti, di cui 60 fratelli (FR) e 60 gemelli. Quest'ultimo gruppo è formato da 28 gemelli monozigoti (MZ) che da 32 dizigoti (DZ).Al fine di poter meglio comprendere gli aspetti qualitativi della relazione, è stato chiesto ai partecipanti di rappresentare la relazione in una condizione di accordo e di disaccordo. Nel complesso le ipotesi iniziali di una specificità della relazione gemellare (rispetto a quella fraterna) e, all'interno di questa, di una differenza tra monozigoti e dizigoti, risultano confermate dalla prova grafica, specificatamente dagli indicatori di Somiglianza e di Valore. Il rapporto di gemellarità appare caratterizzato da un'elevata affinità, dalla percezione di un grado di somiglianza psicologica che non si ritrova tra singoli nati e che bene esprime "l'eccezionalità" di questo rapporto. La condizione di "essere gemelli" non si è rilevata, inoltre, omogenea, e la diversità tra i monozigoti e i dizigoti si esprime nel grado di differenza di valore che si può rintracciare tra i partner della relazione: maggiore per i primi e minori per i secondi. Questo dato è stato interpretato come un tentativo da parte dei gemelli identici di differenziarsi in una condizione di estrema somiglianza fisica: le minime differenze esistenti tra i due fratelli vengono utilizzate in senso gerarchico per porre distanza tra sé e l'altro e assicurarsi in tal modo una propria identità.
Essere fratelli, vedersi fratelli / Pinto, Giuliana; Lecce, Serena. - STAMPA. - (2012), pp. 97-122.
Essere fratelli, vedersi fratelli.
PINTO, GIULIANA;
2012
Abstract
La ricerca qui presentata ha come oggetto la rappresentazione pittorica della relazione fraterna eseguita da 120 partecipanti, di cui 60 fratelli (FR) e 60 gemelli. Quest'ultimo gruppo è formato da 28 gemelli monozigoti (MZ) che da 32 dizigoti (DZ).Al fine di poter meglio comprendere gli aspetti qualitativi della relazione, è stato chiesto ai partecipanti di rappresentare la relazione in una condizione di accordo e di disaccordo. Nel complesso le ipotesi iniziali di una specificità della relazione gemellare (rispetto a quella fraterna) e, all'interno di questa, di una differenza tra monozigoti e dizigoti, risultano confermate dalla prova grafica, specificatamente dagli indicatori di Somiglianza e di Valore. Il rapporto di gemellarità appare caratterizzato da un'elevata affinità, dalla percezione di un grado di somiglianza psicologica che non si ritrova tra singoli nati e che bene esprime "l'eccezionalità" di questo rapporto. La condizione di "essere gemelli" non si è rilevata, inoltre, omogenea, e la diversità tra i monozigoti e i dizigoti si esprime nel grado di differenza di valore che si può rintracciare tra i partner della relazione: maggiore per i primi e minori per i secondi. Questo dato è stato interpretato come un tentativo da parte dei gemelli identici di differenziarsi in una condizione di estrema somiglianza fisica: le minime differenze esistenti tra i due fratelli vengono utilizzate in senso gerarchico per porre distanza tra sé e l'altro e assicurarsi in tal modo una propria identità.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.