Il divario presente tra la documentazione dell’architettura e quella del verde, nonostante si stato sensibilmente ridotto a seguito dell’introduzione degli strumenti di rilevamento digitale, presenta ancora numerose problematiche legate, in particolare, al continuo divenire della natura, alla ridotta dimensione effettiva degli elementi che la compongono, alla sovrapposizione tra formazioni vegetali e manufatti. La ricerca condotta sul giardino dei Cappuccini in Pistoia ha consentito, tra la moltitudine delle informazioni a disposizione, di individuare quelle tese a decodificare la struttura di una architettura vegetale. Si tratta, in sostanza, di riconoscere gli elementi fondanti (segni) del progetto (o dei progetti) sul quale è stato strutturato lo spazio, il cui denominatore comune è la resilienza e non il mutamento. The gap between the documentation of architecture and vegetation, although it has been significantly reduced as a result of the introduction of digital survey tools, still presents numerous problems related, in particular, to the continuous evolution of nature, to the reduced effective size of the elements that compose it, to the overlap between plants and artefacts. The research conducted on the garden of the Capuchins in Pistoia has allowed, among the multitude of information available, to identify those aimed at decoding the structure of a vegetal architecture. The question essentially involves recognizing the basic elements (signs) of the project (or projects) on which space has been structured, whose common denominator is resilience and not change.
Il rilievo digitale dei giardini urbani in siti storici. Il Complesso del Convento dei Cappuccini nel Programma ‘Pistoia Millefiori’ / Alessandro Merlo, Giulia Lazzari, Elisa Luzzi, Riccardo Montuori. - STAMPA. - (2018), pp. 233-242.
Il rilievo digitale dei giardini urbani in siti storici. Il Complesso del Convento dei Cappuccini nel Programma ‘Pistoia Millefiori’
Alessandro Merlo
;Giulia Lazzari;Riccardo Montuori
2018
Abstract
Il divario presente tra la documentazione dell’architettura e quella del verde, nonostante si stato sensibilmente ridotto a seguito dell’introduzione degli strumenti di rilevamento digitale, presenta ancora numerose problematiche legate, in particolare, al continuo divenire della natura, alla ridotta dimensione effettiva degli elementi che la compongono, alla sovrapposizione tra formazioni vegetali e manufatti. La ricerca condotta sul giardino dei Cappuccini in Pistoia ha consentito, tra la moltitudine delle informazioni a disposizione, di individuare quelle tese a decodificare la struttura di una architettura vegetale. Si tratta, in sostanza, di riconoscere gli elementi fondanti (segni) del progetto (o dei progetti) sul quale è stato strutturato lo spazio, il cui denominatore comune è la resilienza e non il mutamento. The gap between the documentation of architecture and vegetation, although it has been significantly reduced as a result of the introduction of digital survey tools, still presents numerous problems related, in particular, to the continuous evolution of nature, to the reduced effective size of the elements that compose it, to the overlap between plants and artefacts. The research conducted on the garden of the Capuchins in Pistoia has allowed, among the multitude of information available, to identify those aimed at decoding the structure of a vegetal architecture. The question essentially involves recognizing the basic elements (signs) of the project (or projects) on which space has been structured, whose common denominator is resilience and not change.File | Dimensione | Formato | |
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