il contributo è dedicato all’esame di alcuni scritti controrivoluzionari francesi e italiani della fine del Settecento, nei quali si intravede quella che potremmo definire una “teoria del complotto linguistico filosofico-giacobino”. Secondo gli autori qui presi in esame, infatti, gli ideologi e gli artefici della Rivoluzione francese (i philosophes e i giacobini) avrebbero compiuto un programmatico stravolgimento del vocabolario tradizionale, diffondendo cioè un uso delle parole in un senso contrario a quello comune, al fine di ingannare il popolo e di operare così, anche per mezzo di un uso mistificatorio della lingua, un rovesciamento dell’ordine politico e sociale.
La teoria del "complotto linguistico" nella Francia e nell'Italia controrivoluzionarie / antonio vinciguerra. - STAMPA. - (2018), pp. 253-262.
La teoria del "complotto linguistico" nella Francia e nell'Italia controrivoluzionarie
antonio vinciguerra
2018
Abstract
il contributo è dedicato all’esame di alcuni scritti controrivoluzionari francesi e italiani della fine del Settecento, nei quali si intravede quella che potremmo definire una “teoria del complotto linguistico filosofico-giacobino”. Secondo gli autori qui presi in esame, infatti, gli ideologi e gli artefici della Rivoluzione francese (i philosophes e i giacobini) avrebbero compiuto un programmatico stravolgimento del vocabolario tradizionale, diffondendo cioè un uso delle parole in un senso contrario a quello comune, al fine di ingannare il popolo e di operare così, anche per mezzo di un uso mistificatorio della lingua, un rovesciamento dell’ordine politico e sociale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.