Lo scritto, che è apparso in un volume collettaneo di ampia diffusione nella comunità scientifica di settore, esamina la rilevanza che nella giurisprudenza e nella normativa dell'UE presentano trattati sui diritti umani diversi dalla CEDU. Vengono considerati, tra gli altri, la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e la Convenzione di New York sui diritti dei minori. L'analisi critica della giurisprudenza della Corte di giustizia fa emergere come la priorità che è riconosciuta alla CEDU sia dall'art. 6 par. 3 TUE sia anche nell'interpretazione della Carta dei diritti fondamentali, non privi di rilevanza i riferimenti ad altre fonti convenzionali. Ciò appare dalle decisioni della Corte non solo nella costruzione dei principi generali, ma soprattutto quando un richiamo a tali fonti sia effettuato negli atti derivati (nel preambolo o nel loro contenuto), ovvero, come accade per la Convenzione di Ginevra, assuma il carattere, sulla base del TFUE, di parametro al quale l'attività delle istituzioni deve conformarsi. L'analisi critica effettuata porta l'a. ad osservare come la rilevanza riconosciuta alle fonti convenzionali richiamate comporti la tendenza a garantirne l'interpretazione uniforme nel contesto europeo e a favorire una "armonizzazione spontanea" anche nei settori che esulano dall'ambito applicativo del diritto dell'Unione. Il volume è pubblicato in open access nel sito della Associazione italiana degli studiosi di Diritto dell'UE (AISDUE).
Qualche riflessione sulla rilevanza nell’ordinamento dell’Unione europea dei trattati sui diritti umani diversi dalla CEDU / adelina adinolfi. - STAMPA. - (2019), pp. 133-152.
Qualche riflessione sulla rilevanza nell’ordinamento dell’Unione europea dei trattati sui diritti umani diversi dalla CEDU
adelina adinolfi
2019
Abstract
Lo scritto, che è apparso in un volume collettaneo di ampia diffusione nella comunità scientifica di settore, esamina la rilevanza che nella giurisprudenza e nella normativa dell'UE presentano trattati sui diritti umani diversi dalla CEDU. Vengono considerati, tra gli altri, la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e la Convenzione di New York sui diritti dei minori. L'analisi critica della giurisprudenza della Corte di giustizia fa emergere come la priorità che è riconosciuta alla CEDU sia dall'art. 6 par. 3 TUE sia anche nell'interpretazione della Carta dei diritti fondamentali, non privi di rilevanza i riferimenti ad altre fonti convenzionali. Ciò appare dalle decisioni della Corte non solo nella costruzione dei principi generali, ma soprattutto quando un richiamo a tali fonti sia effettuato negli atti derivati (nel preambolo o nel loro contenuto), ovvero, come accade per la Convenzione di Ginevra, assuma il carattere, sulla base del TFUE, di parametro al quale l'attività delle istituzioni deve conformarsi. L'analisi critica effettuata porta l'a. ad osservare come la rilevanza riconosciuta alle fonti convenzionali richiamate comporti la tendenza a garantirne l'interpretazione uniforme nel contesto europeo e a favorire una "armonizzazione spontanea" anche nei settori che esulano dall'ambito applicativo del diritto dell'Unione. Il volume è pubblicato in open access nel sito della Associazione italiana degli studiosi di Diritto dell'UE (AISDUE).File | Dimensione | Formato | |
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