ABSTRACT. L’art. 25-septies, d.lgs. n. 231/2001, introdotto dapprima dalla l. n. 123/2007 e poi riscritto dal d.lgs. n. 81/2008, ha esteso il catalogo dei reati presupposto per la responsabilità dell’ente ai delitti d’evento di omicidio e lesioni gravi o gravissime colposi, commessi con violazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: passo decisivo verso il radicarsi del “sistema 231” in quei settori tipica espressione della criminalità d’impresa, ed oltretutto di indubbio rilievo pratico, tenuto conto della diffusività dei delitti contemplati quali basi ascrittive dell’illecito alla societas. La natura colposa dei reati presupposto, nonché la specificità del sistema prevenzionistico – consistentemente normativizzato – ex d.lgs. n. 81/2008, preludono ad alcune difficoltà di adattamento dell’apparato predisposto dalla parte generale del decreto n. 231/2001, sia riguardo i criteri ascrittivi dell’interesse o vantaggio dell’ente, sia rispetto al ruolo degli agenti individuali, sia con riferimento ai modelli organizzativi. SOMMARIO: 1. Evoluzione normativa. – 2. Profili generali. – 3. Struttura della norma e delimitazione dei reati presupposto. – 4. Il requisito dell’interesse o del vantaggio dell’ente nei delitti colposi d’evento di cui all’art. 25-septies. – 5. I soggetti autori del reato presupposto: la distinzione tra apicali e subordinati in relazione alle figure previste dal d.lgs. n. 81/2008. – 6. La colpa di organizzazione, i modelli di organizzazione e gestione e la loro elusione fraudolenta in mate-ria antinfortunistica. – 7. Il sistema sanzionatorio.
La responsabilità dell'ente per omicidio e lesioni colpose in materia di sicurezza sul lavoro / Alberto Cappellini. - STAMPA. - (2019), pp. 3449-3494.
La responsabilità dell'ente per omicidio e lesioni colpose in materia di sicurezza sul lavoro
Alberto Cappellini
2019
Abstract
ABSTRACT. L’art. 25-septies, d.lgs. n. 231/2001, introdotto dapprima dalla l. n. 123/2007 e poi riscritto dal d.lgs. n. 81/2008, ha esteso il catalogo dei reati presupposto per la responsabilità dell’ente ai delitti d’evento di omicidio e lesioni gravi o gravissime colposi, commessi con violazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: passo decisivo verso il radicarsi del “sistema 231” in quei settori tipica espressione della criminalità d’impresa, ed oltretutto di indubbio rilievo pratico, tenuto conto della diffusività dei delitti contemplati quali basi ascrittive dell’illecito alla societas. La natura colposa dei reati presupposto, nonché la specificità del sistema prevenzionistico – consistentemente normativizzato – ex d.lgs. n. 81/2008, preludono ad alcune difficoltà di adattamento dell’apparato predisposto dalla parte generale del decreto n. 231/2001, sia riguardo i criteri ascrittivi dell’interesse o vantaggio dell’ente, sia rispetto al ruolo degli agenti individuali, sia con riferimento ai modelli organizzativi. SOMMARIO: 1. Evoluzione normativa. – 2. Profili generali. – 3. Struttura della norma e delimitazione dei reati presupposto. – 4. Il requisito dell’interesse o del vantaggio dell’ente nei delitti colposi d’evento di cui all’art. 25-septies. – 5. I soggetti autori del reato presupposto: la distinzione tra apicali e subordinati in relazione alle figure previste dal d.lgs. n. 81/2008. – 6. La colpa di organizzazione, i modelli di organizzazione e gestione e la loro elusione fraudolenta in mate-ria antinfortunistica. – 7. Il sistema sanzionatorio.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.