L’intervento mette in evidenza come gli scrittori della Neoavanguardia italiana, con particolare riferimento al Gruppo 63, si propongano di fare letteratura trasformando il testo in una sorta di “meccanismo abitabile” che riplasma il posto in cui esso stesso si installa attraverso la pratica performativa. Grazie all’intersezione programmatica con le altre arti e alla stretta collaborazione con pittori e artisti come Gianfranco Baruchello, Achille Perilli, Gastone Novelli e Toti Scialoja, o con registi teatrali come Luca Ronconi e Ken Dewey, autori come Balestrini e Sanguineti, per citare due tra i più noti, realizzano infatti opere di teatro e esperimenti di varia natura che coniugano poesia e arti visive fortemente ispirati a forme come l’enviroment o l’happening; l’obiettivo è quello di trasformare l’evento artistico in un rituale collettivo mediante la decostruzione dello spazio convenzionale della rappresentazione e delle modalità di fruizione dell’opera. Il testo letterario, espresso nella sua forma orale, diventa la base strutturante dell’esperienza artistica nel suo insieme e si congiunge alle arti visive nell’intento comune di rispondere a un’istanza relazionale nei confronti del pubblico. Vengono presi in esame alcuni esempi significativi tra gli spettacoli teatrali, le installazioni artistiche, le mostre e le opere di teatro musicale, con particolare riferimento al luogo nel quale si realizzano e al modo in cui questo viene utilizzato e riplasmato per coinvolgere l’intera sfera sensoriale del fruitore e offrire alla parola poetica una diversa possibilità di contatto con il suo pubblico. The article highlights how the writers of the Italian Neoavantgarde, with particular reference to Group 63, propose to make literature by transforming the text into a sort of "habitable mechanism" that reshapes the place in which it is installed through performative practice. Thanks to the programmatic intersection with the other arts and the close collaboration with painters and artists such as Gianfranco Baruchello, Achille Perilli, Gastone Novelli and Toti Scialoja, or with theater directors such as Luca Ronconi and Ken Dewey, authors such as Balestrini and Sanguineti, to name two among the best known, they create plays and experiments of various kinds that combine poetry and visual arts strongly inspired by forms such as enviroment or happening; the goal is to transform the artistic event into a collective ritual by deconstructing the conventional space of representation and the ways of fruition. The literary text, expressed in its oral form, becomes the structuring basis of the artistic experience as a whole and joins the visual arts with the common aim of responding to a relational demand towards the public. We will examine some significant examples among theatrical performances, artistic installations, exhibitions and works of musical theater, with particular reference to the place where they are made and the way in which this is used and reshaped to involve the entire sphere. sensory of the user and offer the poetic word a different possibility of contact with its audience.

Creare un luogo. La Neoavanguardia e lo spazio performativo / giovanna lo monaco. - STAMPA. - (2020), pp. 119-127.

Creare un luogo. La Neoavanguardia e lo spazio performativo

giovanna lo monaco
2020

Abstract

L’intervento mette in evidenza come gli scrittori della Neoavanguardia italiana, con particolare riferimento al Gruppo 63, si propongano di fare letteratura trasformando il testo in una sorta di “meccanismo abitabile” che riplasma il posto in cui esso stesso si installa attraverso la pratica performativa. Grazie all’intersezione programmatica con le altre arti e alla stretta collaborazione con pittori e artisti come Gianfranco Baruchello, Achille Perilli, Gastone Novelli e Toti Scialoja, o con registi teatrali come Luca Ronconi e Ken Dewey, autori come Balestrini e Sanguineti, per citare due tra i più noti, realizzano infatti opere di teatro e esperimenti di varia natura che coniugano poesia e arti visive fortemente ispirati a forme come l’enviroment o l’happening; l’obiettivo è quello di trasformare l’evento artistico in un rituale collettivo mediante la decostruzione dello spazio convenzionale della rappresentazione e delle modalità di fruizione dell’opera. Il testo letterario, espresso nella sua forma orale, diventa la base strutturante dell’esperienza artistica nel suo insieme e si congiunge alle arti visive nell’intento comune di rispondere a un’istanza relazionale nei confronti del pubblico. Vengono presi in esame alcuni esempi significativi tra gli spettacoli teatrali, le installazioni artistiche, le mostre e le opere di teatro musicale, con particolare riferimento al luogo nel quale si realizzano e al modo in cui questo viene utilizzato e riplasmato per coinvolgere l’intera sfera sensoriale del fruitore e offrire alla parola poetica una diversa possibilità di contatto con il suo pubblico. The article highlights how the writers of the Italian Neoavantgarde, with particular reference to Group 63, propose to make literature by transforming the text into a sort of "habitable mechanism" that reshapes the place in which it is installed through performative practice. Thanks to the programmatic intersection with the other arts and the close collaboration with painters and artists such as Gianfranco Baruchello, Achille Perilli, Gastone Novelli and Toti Scialoja, or with theater directors such as Luca Ronconi and Ken Dewey, authors such as Balestrini and Sanguineti, to name two among the best known, they create plays and experiments of various kinds that combine poetry and visual arts strongly inspired by forms such as enviroment or happening; the goal is to transform the artistic event into a collective ritual by deconstructing the conventional space of representation and the ways of fruition. The literary text, expressed in its oral form, becomes the structuring basis of the artistic experience as a whole and joins the visual arts with the common aim of responding to a relational demand towards the public. We will examine some significant examples among theatrical performances, artistic installations, exhibitions and works of musical theater, with particular reference to the place where they are made and the way in which this is used and reshaped to involve the entire sphere. sensory of the user and offer the poetic word a different possibility of contact with its audience.
2020
978-88-7667-828-8
Viaggi minimi e luoghi qualsiasi. In cammino tra cinema, letteratura e arti visive nell'Italia contemporanea
119
127
Goal 4: Quality education
giovanna lo monaco
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