L’intervento ripercorre gli scritti di Walter Pedullà in merito alla Neoavanguardia, con particolare riferimento ai testi de La rivoluzione della letteratura e Il morbo di Basedov, in cui il critico evidenzia la relazione tra letteratura della Neoavanguardia e movimenti giovanili degli anni Sessanta. Nonostante la contestazione marchi fortemente la distanza rispetto all’elite culturale, gridando slogan a favore della morte dell’arte, Pedullà individua in tale atteggiamento una sorta di rinnegamento dei propri “padri letterari” da parte dei giovani rivoluzionari. Pur rifiutandosi di trasmettere contenuti apertamente politici, la letteratura d’avanguardia prepara infatti il terreno per la rivoluzione sociale proponendo un modello estremamente influente e quasi comportamentale di negazione assoluta, di ribellione, a partire dalla struttura del testo letterario, in cui l’annullamento e la contestazione programmatica di tutti i significati comunicano una ebrezza del negativo che si rivolge al di fuori della letteratura, contro l’ordine sociale, fino alla contestazione totale del sistema. In questo senso vengono presi in esame, nello specifico, gli interventi di Pedullà dedicati ai singoli autori della Neoavanguardia, come Pagliarani, Giuliani, Porta, Arbasino, Balestrini.
Struttura e rivoluzione. La Neoavanguardia di Walter Pedullà / giovanna lo monaco. - STAMPA. - (2020), pp. 77-83.
Struttura e rivoluzione. La Neoavanguardia di Walter Pedullà
giovanna lo monaco
2020
Abstract
L’intervento ripercorre gli scritti di Walter Pedullà in merito alla Neoavanguardia, con particolare riferimento ai testi de La rivoluzione della letteratura e Il morbo di Basedov, in cui il critico evidenzia la relazione tra letteratura della Neoavanguardia e movimenti giovanili degli anni Sessanta. Nonostante la contestazione marchi fortemente la distanza rispetto all’elite culturale, gridando slogan a favore della morte dell’arte, Pedullà individua in tale atteggiamento una sorta di rinnegamento dei propri “padri letterari” da parte dei giovani rivoluzionari. Pur rifiutandosi di trasmettere contenuti apertamente politici, la letteratura d’avanguardia prepara infatti il terreno per la rivoluzione sociale proponendo un modello estremamente influente e quasi comportamentale di negazione assoluta, di ribellione, a partire dalla struttura del testo letterario, in cui l’annullamento e la contestazione programmatica di tutti i significati comunicano una ebrezza del negativo che si rivolge al di fuori della letteratura, contro l’ordine sociale, fino alla contestazione totale del sistema. In questo senso vengono presi in esame, nello specifico, gli interventi di Pedullà dedicati ai singoli autori della Neoavanguardia, come Pagliarani, Giuliani, Porta, Arbasino, Balestrini.File | Dimensione | Formato | |
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