Fare didattica a distanza con le fonti materiali della scuola

Il contributo intende proporre una riflessione di fondo sulla costruzione di percorsi didattici, attraverso le fonti materiali di natura educativa, capaci di coniugare territorio, scuola e università. Dopo un’opportuna introduzione di ordine metodologico, la proposta attraverserà dunque l’ambito accademico e quello scolastico senza tuttavia analizzarne la didattica per ambiti distinti, ma semmai per promuovere un approccio in cui le fonti materiali della scuola possono diventare occasione per un approccio globale che racchiude l’intervento educativo indissolubilmente in un unico circuito. Le fonti materiali, in quanto tali, promuovono un approccio laboratoriale che non solo innesca la motivazione, ma si dimostra altamente inclusivo per tutti gli studenti. Scuola, Università e territorio concorreranno dunque idealmente parimenti, ovvero tutti come protagonisti, alla elaborazione di un progetto di didattica della storia dell’educazione in quanto allo stesso tempo destinatari e promotori dell’intervento didattico, in linea con il paradigma della Public History. Considerata infine l’evoluzione epocale accelerata dalla pandemia, l’intero ragionamento sarà calibrato sulla cosiddetta Didattica a Distanza