I delitti contro la riservatezza informatica

I delitti di cui agli artt. 615-ter, quater e quinquies c.p., codicisticamente collocati a margine della tutela del domicilio, sono riconosciuti dalle più moderne ricostruzioni come offensivi della riservatezza informatica. La prima fattispecie – quella di accesso abusivo a sistema informatico – è uno dei principali reati informatici presenti nel nostro ordinamento ed è strutturalmente concepita sul modello della violazione di domicilio, come introduzione o mantenimento abusivo in un sistema informatico protetto. Gli altri due illeciti – la diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi e la diffusione dispositivi o programmi nocivi – sono invece reati-ostacolo che incriminano condotte prodromiche all’accesso abusivo stesso nel primo caso, e a ipotesi di danneggiamento informatico nel secondo.