Numerose indagini empiriche hanno dimostrato che i modelli di rating creditizio incentrati su valutazioni automatiche e quantitative risultano poco performanti e finiscono per indurre la banca a non concedere credito ad imprese che invece lo meriterebbero, oppure ad affidare imprese solide da un punto di vista finanziario ma deboli dal punto di vista strategico e/o della qualità del proprio management e, quindi, poco affidabili nel medio periodo. In altre parole l’adozione di sistemi di rating polarizzati sulla componente quantitativa impatta negativamente sulla capacità della banca di misurare correttamente i propri rischi creditizi e, di conseguenza, riduce la sua capacità di produrre valore. Il ripristino di una redditività adeguata del sistema bancario passerà soprattutto dallo sviluppo di nuovi modelli di rating, che consentiranno di selezionare meglio i clienti da affidare, riducendo così le perdite su crediti. Il management bancario dovrà a tal fine investire nella progettazione di sistemi di rating “esperti”, in grado di pesare adeguatamente anche le variabili di natura qualitativa che connotano l’assetto gestionale e strategico dell’impresa cliente, quali la forza e la sostenibilità del vantaggio competitivo, l’efficacia delle politiche gestionali adottate (a livello di produzione, marketing, ricerca e sviluppo, ecc.), la coerenza tra assetto organizzativo e comportamenti strategici, le competenze e l’affidabilità del management, la capacità di innovazione, la capacità da attivare relazioni efficaci con gli stakeholders, la qualità e la solidità complessiva della filiera produttiva di riferimento.
Banche: per recuperare redditività occorre innovare i modelli di rating / Ciampi Francesco, Marzi Giacomo, Zampi Vincenzo. - STAMPA. - (2020), pp. 684-688.
Banche: per recuperare redditività occorre innovare i modelli di rating
Ciampi Francesco
;Marzi Giacomo;Zampi Vincenzo
2020
Abstract
Numerose indagini empiriche hanno dimostrato che i modelli di rating creditizio incentrati su valutazioni automatiche e quantitative risultano poco performanti e finiscono per indurre la banca a non concedere credito ad imprese che invece lo meriterebbero, oppure ad affidare imprese solide da un punto di vista finanziario ma deboli dal punto di vista strategico e/o della qualità del proprio management e, quindi, poco affidabili nel medio periodo. In altre parole l’adozione di sistemi di rating polarizzati sulla componente quantitativa impatta negativamente sulla capacità della banca di misurare correttamente i propri rischi creditizi e, di conseguenza, riduce la sua capacità di produrre valore. Il ripristino di una redditività adeguata del sistema bancario passerà soprattutto dallo sviluppo di nuovi modelli di rating, che consentiranno di selezionare meglio i clienti da affidare, riducendo così le perdite su crediti. Il management bancario dovrà a tal fine investire nella progettazione di sistemi di rating “esperti”, in grado di pesare adeguatamente anche le variabili di natura qualitativa che connotano l’assetto gestionale e strategico dell’impresa cliente, quali la forza e la sostenibilità del vantaggio competitivo, l’efficacia delle politiche gestionali adottate (a livello di produzione, marketing, ricerca e sviluppo, ecc.), la coerenza tra assetto organizzativo e comportamenti strategici, le competenze e l’affidabilità del management, la capacità di innovazione, la capacità da attivare relazioni efficaci con gli stakeholders, la qualità e la solidità complessiva della filiera produttiva di riferimento.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.