L’ultimo atto dell’opera era, nella Venezia del primo Settecento, quello più impegnativo dal punto di vista della scenografia. Per compiacere il pubblico più ampio e di più bassa estrazione che, a quanto pare, veniva ammesso in sala gratuitamente nell’ultima frazione dello spettacolo, l’allestimento operistico terminava in un climax di luci ed effetti visivi destinato a strappare l’applauso della moltitudine. Partendo da un brano satirico del "Teatro alla moda" di Benedetto Marcello (1720), questo contributo intende dimostrare, incrociando vari tipi di fonti, come il potenziamento spettacolare dell’ultima scena dell’ultimo atto fosse una prassi consolidata nel sistema impresariale dei teatri veneziani del tempo.
L’«ultima decorazione»: strategie impresariali e strategie scenotecniche nei finali d’opera a Venezia nel primo Settecento / Gianluca Stefani. - STAMPA. - (2023), pp. 53-66.
L’«ultima decorazione»: strategie impresariali e strategie scenotecniche nei finali d’opera a Venezia nel primo Settecento
Gianluca Stefani
2023
Abstract
L’ultimo atto dell’opera era, nella Venezia del primo Settecento, quello più impegnativo dal punto di vista della scenografia. Per compiacere il pubblico più ampio e di più bassa estrazione che, a quanto pare, veniva ammesso in sala gratuitamente nell’ultima frazione dello spettacolo, l’allestimento operistico terminava in un climax di luci ed effetti visivi destinato a strappare l’applauso della moltitudine. Partendo da un brano satirico del "Teatro alla moda" di Benedetto Marcello (1720), questo contributo intende dimostrare, incrociando vari tipi di fonti, come il potenziamento spettacolare dell’ultima scena dell’ultimo atto fosse una prassi consolidata nel sistema impresariale dei teatri veneziani del tempo.File | Dimensione | Formato | |
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