La questione della salvaguardia dell’ambiente, della cura per il pianeta e per i beni comuni che fanno parte dei contesti del vivere quotidiano, è fortemente connessa alle criticità e alla difficoltà di agire in maniera efficace, in tale direzione, dovute in parte alla complessità attuale del vivere urbano ed accentuata dalla presenza di conflitti, contrapposizioni e tensioni sociali (Lazzarini, 2016). L’impatto che le trasformazioni urbane in divenire possono determinare sui singoli, e sulle dinamiche di convivenza, è rintracciabile nella possibilità di superare le difficoltà di affermazione delle identità da parte degli abitanti, e nella loro necessità di recuperare il senso di appartenenza, nonché l’idea di comunità. Occorre riflettere sul senso di cittadinanza e sulla logica partecipativa come traguardi da raggiungere attraverso un processo evolutivo che si radica nel vissuto di ognuno, nella capacità di stare con gli altri in una dimensione esperienziale di appartenenza ad una comunità, ad un luogo (Amadini, 2017). La necessità di favorire l’emergere di comunità che restituiscano senso ai luoghi urbani vissuti attraverso l’incontro, e tramite pratiche di cittadinanza attiva che favoriscano il riconoscimento e il rispetto dei diritti alla cittadinanza (Biagioli, 2014), è una dimensione prettamente politica del discorso, laddove la politica, sia come politics (politica del consenso) sia come policy (ricerca di soluzioni a problemi complessi che riguardano le società), divenga «pratica di relazioni attraverso le quali si costruiscono spazi di civiltà al cui interno edificare mondi nuovi» (Mortari, 2008, p. 12). In questa prospettiva, l’educazione svolge un ruolo determinante nell’esplicitare il valore della logica partecipativa, facilitando quei processi volti ad ampliare il senso di fiducia e di responsabilità indispensabili per giungere ad un coinvolgimento dei cittadini nella gestione dello «spazio della pluralità» e del bene comune (Amadini, 2017, p. 43). In questa prospettiva, il modello Learning Cities (Longworth, 2006) valorizza le città come luoghi ricchi di risorse capaci di generare apprendimenti e processi di empowerment, dove le stesse persone che compongono le comunità sono portatrici di valori e saperi e costituiscono una risorsa in sé. Una “città dell’apprendimento” può dunque essere considerata come fondata sul concetto di partecipazione attiva dei cittadini e sullo sviluppo delle competenze di cittadinanza per tutti, come un luogo dove imparare in ogni contesto e in ogni periodo della giornata, in ogni stagione della vita. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The issue of environmental protection, care for the planet and for the common goods that are part of the contexts of everyday living, is strongly connected to the criticality and difficulty of acting effectively, in this direction, due in part to the current complexity of urban living and accentuated by the presence of conflicts, contrasts and social tensions (Lazzarini, 2016). The impact that the urban transformations in the making can determine on individuals, and on the dynamics of coexistence, is traceable in the possibility of overcoming the difficulties of affirming identities on the part of the inhabitants, and their need to recover a sense of belonging, as well as the idea of community. It is necessary to reflect on the sense of citizenship and participatory logic as goals to be achieved through an evolutionary process rooted in everyone's experience, in the ability to be with others in an experiential dimension of belonging to a community, to a place (Amadini, 2017). The need to foster the emergence of communities that restore meaning to the urban places experienced through encounters, and through active citizenship practices that favour the recognition and respect of citizenship rights (Biagioli, 2014), is a purely political dimension of the discourse, where politics, both as politics (politics of consensus) and as policy (search for solutions to complex problems affecting societies), becomes "the practice of relations through which spaces of civilisation are built within which new worlds can be constructed" (Mortari, 2008, p. 12). In this perspective, education plays a decisive role in explicating the value of participatory logic, facilitating those processes aimed at broadening the sense of trust and responsibility that are indispensable to achieve citizens' involvement in the management of the "space of plurality" and the common good (Amadini, 2017, p. 43). In this perspective, the Learning Cities model (Longworth, 2006) values cities as resource-rich places capable of generating learning and empowerment processes, where the very people who make up the communities are carriers of values and knowledge and constitute a resource in themselves. A 'city of learning' can thus be considered as founded on the concept of active citizen participation and the development of citizenship skills for all, as a place where learning can take place in every context and at every time of day, in every season of life.
Learning Cities tra diritto alla città e spazio pubblico come bene comune / Maria Grazia Proli. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 102-104.
Learning Cities tra diritto alla città e spazio pubblico come bene comune
Maria Grazia Proli
2023
Abstract
La questione della salvaguardia dell’ambiente, della cura per il pianeta e per i beni comuni che fanno parte dei contesti del vivere quotidiano, è fortemente connessa alle criticità e alla difficoltà di agire in maniera efficace, in tale direzione, dovute in parte alla complessità attuale del vivere urbano ed accentuata dalla presenza di conflitti, contrapposizioni e tensioni sociali (Lazzarini, 2016). L’impatto che le trasformazioni urbane in divenire possono determinare sui singoli, e sulle dinamiche di convivenza, è rintracciabile nella possibilità di superare le difficoltà di affermazione delle identità da parte degli abitanti, e nella loro necessità di recuperare il senso di appartenenza, nonché l’idea di comunità. Occorre riflettere sul senso di cittadinanza e sulla logica partecipativa come traguardi da raggiungere attraverso un processo evolutivo che si radica nel vissuto di ognuno, nella capacità di stare con gli altri in una dimensione esperienziale di appartenenza ad una comunità, ad un luogo (Amadini, 2017). La necessità di favorire l’emergere di comunità che restituiscano senso ai luoghi urbani vissuti attraverso l’incontro, e tramite pratiche di cittadinanza attiva che favoriscano il riconoscimento e il rispetto dei diritti alla cittadinanza (Biagioli, 2014), è una dimensione prettamente politica del discorso, laddove la politica, sia come politics (politica del consenso) sia come policy (ricerca di soluzioni a problemi complessi che riguardano le società), divenga «pratica di relazioni attraverso le quali si costruiscono spazi di civiltà al cui interno edificare mondi nuovi» (Mortari, 2008, p. 12). In questa prospettiva, l’educazione svolge un ruolo determinante nell’esplicitare il valore della logica partecipativa, facilitando quei processi volti ad ampliare il senso di fiducia e di responsabilità indispensabili per giungere ad un coinvolgimento dei cittadini nella gestione dello «spazio della pluralità» e del bene comune (Amadini, 2017, p. 43). In questa prospettiva, il modello Learning Cities (Longworth, 2006) valorizza le città come luoghi ricchi di risorse capaci di generare apprendimenti e processi di empowerment, dove le stesse persone che compongono le comunità sono portatrici di valori e saperi e costituiscono una risorsa in sé. Una “città dell’apprendimento” può dunque essere considerata come fondata sul concetto di partecipazione attiva dei cittadini e sullo sviluppo delle competenze di cittadinanza per tutti, come un luogo dove imparare in ogni contesto e in ogni periodo della giornata, in ogni stagione della vita. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The issue of environmental protection, care for the planet and for the common goods that are part of the contexts of everyday living, is strongly connected to the criticality and difficulty of acting effectively, in this direction, due in part to the current complexity of urban living and accentuated by the presence of conflicts, contrasts and social tensions (Lazzarini, 2016). The impact that the urban transformations in the making can determine on individuals, and on the dynamics of coexistence, is traceable in the possibility of overcoming the difficulties of affirming identities on the part of the inhabitants, and their need to recover a sense of belonging, as well as the idea of community. It is necessary to reflect on the sense of citizenship and participatory logic as goals to be achieved through an evolutionary process rooted in everyone's experience, in the ability to be with others in an experiential dimension of belonging to a community, to a place (Amadini, 2017). The need to foster the emergence of communities that restore meaning to the urban places experienced through encounters, and through active citizenship practices that favour the recognition and respect of citizenship rights (Biagioli, 2014), is a purely political dimension of the discourse, where politics, both as politics (politics of consensus) and as policy (search for solutions to complex problems affecting societies), becomes "the practice of relations through which spaces of civilisation are built within which new worlds can be constructed" (Mortari, 2008, p. 12). In this perspective, education plays a decisive role in explicating the value of participatory logic, facilitating those processes aimed at broadening the sense of trust and responsibility that are indispensable to achieve citizens' involvement in the management of the "space of plurality" and the common good (Amadini, 2017, p. 43). In this perspective, the Learning Cities model (Longworth, 2006) values cities as resource-rich places capable of generating learning and empowerment processes, where the very people who make up the communities are carriers of values and knowledge and constitute a resource in themselves. A 'city of learning' can thus be considered as founded on the concept of active citizen participation and the development of citizenship skills for all, as a place where learning can take place in every context and at every time of day, in every season of life.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.