L’articolo analizza il rapporto fra la legge fallimentare del 1942 e il codice della crisi e dell’insolvenza entrato in vigore nel 2022. Ne emerge che il più rilevante elemento di discontinuità rispetto al disegno originario era costituito dalle riforme che hanno avuto luogo fra il 2005 e il 2015, che il codice si è limitato a sistematizzare, con un risultato peraltro affaticato da un’impostazione restrittiva rispetto all’autonomia privata seguita dalla commissione Rordorf nella redazione della prima versione del codice, promulgata nel 2019 ma mai entrata in vigore. Il prodotto finale risente della tardiva recezione, nel 2022, della direttiva UE 1023/2019, i cui principi sono in parte antitetici a quelli cui era ispirato il codice. Si prospetta un impegnativo processo di applicazione dei nuovi principi, difficile anche in considerazione dell’eredità dei prestiti garantiti dallo Stato erogati durante la pandemia, e si attendono alcuni inevitabili adeguamenti, sia su spinta dell’Unione europea, che è sul punto di adottare una nuova direttiva, sia su spinta interna, in primis l’adeguamento del diritto penale concorsuale. The article analyzes the relationship between the Italian Bankruptcy Law of 1942 and the Italian Crisis and Insolvency Code that came into force in 2022. It emerges that the most relevant element of discontinuity from the original concept was the reforms that took place between 2005 and 2015, which the code merely systematized, with a result, moreover, hampered by a restrictive approach to private autonomy followed by the Rordorf commission in the drafting of the first version of the code, which was promulgated in 2019 but never came into force. The final product suffers from the late transposition, in 2022, of EU Directive 1023/2019, whose principles are in part antithetical to those on which the code was inspired. A challenging process of implementing the new principles is ahead, which is also difficult in view of the legacy of state-guaranteed loans granted during the pandemic. In addition, some inevitable adjustments are expected, both at the urging of the European Union, which is on the verge of adopting a new directive, and at domestic urging, primarily the updating of the criminal insolvency law.

Dalla legge fallimentare al codice della crisi (con uno sguardo al codice civile) / Lorenzo Stanghellini. - STAMPA. - (2024), pp. 9-18.

Dalla legge fallimentare al codice della crisi (con uno sguardo al codice civile)

Lorenzo Stanghellini
2024

Abstract

L’articolo analizza il rapporto fra la legge fallimentare del 1942 e il codice della crisi e dell’insolvenza entrato in vigore nel 2022. Ne emerge che il più rilevante elemento di discontinuità rispetto al disegno originario era costituito dalle riforme che hanno avuto luogo fra il 2005 e il 2015, che il codice si è limitato a sistematizzare, con un risultato peraltro affaticato da un’impostazione restrittiva rispetto all’autonomia privata seguita dalla commissione Rordorf nella redazione della prima versione del codice, promulgata nel 2019 ma mai entrata in vigore. Il prodotto finale risente della tardiva recezione, nel 2022, della direttiva UE 1023/2019, i cui principi sono in parte antitetici a quelli cui era ispirato il codice. Si prospetta un impegnativo processo di applicazione dei nuovi principi, difficile anche in considerazione dell’eredità dei prestiti garantiti dallo Stato erogati durante la pandemia, e si attendono alcuni inevitabili adeguamenti, sia su spinta dell’Unione europea, che è sul punto di adottare una nuova direttiva, sia su spinta interna, in primis l’adeguamento del diritto penale concorsuale. The article analyzes the relationship between the Italian Bankruptcy Law of 1942 and the Italian Crisis and Insolvency Code that came into force in 2022. It emerges that the most relevant element of discontinuity from the original concept was the reforms that took place between 2005 and 2015, which the code merely systematized, with a result, moreover, hampered by a restrictive approach to private autonomy followed by the Rordorf commission in the drafting of the first version of the code, which was promulgated in 2019 but never came into force. The final product suffers from the late transposition, in 2022, of EU Directive 1023/2019, whose principles are in part antithetical to those on which the code was inspired. A challenging process of implementing the new principles is ahead, which is also difficult in view of the legacy of state-guaranteed loans granted during the pandemic. In addition, some inevitable adjustments are expected, both at the urging of the European Union, which is on the verge of adopting a new directive, and at domestic urging, primarily the updating of the criminal insolvency law.
2024
979-12-211-0578-0
La crisi d’impresa nel nuovo codice: problemi e prospettive
9
18
Lorenzo Stanghellini
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