Il contributo inizia considerando che le denunce, le sue pratiche e le sue esperienze educative e scolastiche di don Milani rappresentassero non solo un semplice stimolo per un lavoro riflessivo e professionalmente competente nella scuola, ma anche un at- tento richiamo a vedere al di là della scuola, ad osservare cosa le si muove intorno, a stare nel presente per riconoscere il senso e il significato del rapporto circolare e interdipendente tra convivenza/comunità, apprendimento/mondo dei ragazzi, in- segnamento/scuola. Viene così a capovolgersi la processualità che caratterizza il modo di fare scuola. Con Lorenzo Milani la comunità è un luogo di appartenenza dal quale non si può prescindere, ma dal quale è necessario emanciparsi proprio attraverso quella via, l’educazione, che il sistema politico, culturale e religioso ha sempre voluto tenere sotto controllo. La sua proposta educativa rappresenta ancora oggi un richiamo preciso a tro- vare le strategia formative più efficaci per coinvolgere gli esclusi, ai marginali, i poveri e tutti coloro che si trovano in difficoltà. Oggi, il contributo di don Milani si inserisce nelle pratiche da attivare per contrastare la povertà educativa con stru- menti efficaci e strategici, non solo compensativi. La sua scuola di don Milani ha soprattutto rappresentato una sfida a quel mondo borghese e imprenditoriale, che si dimentica dei poveri, degli esclusi, degli emarginati. Ma è anche una forte de- nuncia al mondo della Chiesa che fallisce nella sua missione evangelica di stare con gli ultimi e che, per avvicinarsi al popolo, propone offerte sociali come quelle dei “comunisti” (Milani, 1957).
La relazione e la parola nelle proposte educative di Lorenzo Milani / Silvia Guetta. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 405-412.
La relazione e la parola nelle proposte educative di Lorenzo Milani
Silvia Guetta
2024
Abstract
Il contributo inizia considerando che le denunce, le sue pratiche e le sue esperienze educative e scolastiche di don Milani rappresentassero non solo un semplice stimolo per un lavoro riflessivo e professionalmente competente nella scuola, ma anche un at- tento richiamo a vedere al di là della scuola, ad osservare cosa le si muove intorno, a stare nel presente per riconoscere il senso e il significato del rapporto circolare e interdipendente tra convivenza/comunità, apprendimento/mondo dei ragazzi, in- segnamento/scuola. Viene così a capovolgersi la processualità che caratterizza il modo di fare scuola. Con Lorenzo Milani la comunità è un luogo di appartenenza dal quale non si può prescindere, ma dal quale è necessario emanciparsi proprio attraverso quella via, l’educazione, che il sistema politico, culturale e religioso ha sempre voluto tenere sotto controllo. La sua proposta educativa rappresenta ancora oggi un richiamo preciso a tro- vare le strategia formative più efficaci per coinvolgere gli esclusi, ai marginali, i poveri e tutti coloro che si trovano in difficoltà. Oggi, il contributo di don Milani si inserisce nelle pratiche da attivare per contrastare la povertà educativa con stru- menti efficaci e strategici, non solo compensativi. La sua scuola di don Milani ha soprattutto rappresentato una sfida a quel mondo borghese e imprenditoriale, che si dimentica dei poveri, degli esclusi, degli emarginati. Ma è anche una forte de- nuncia al mondo della Chiesa che fallisce nella sua missione evangelica di stare con gli ultimi e che, per avvicinarsi al popolo, propone offerte sociali come quelle dei “comunisti” (Milani, 1957).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Siped Firenze 2023 Lorenzo Milani .pdf
accesso aperto
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
9.95 MB
Formato
Adobe PDF
|
9.95 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.