Seeds of Change è un’espressione che ritorna spesso nelle mostre, negli articoli e nei saggi dedicati all’arte contemporanea più recente in dialogo con le tematiche ambientali ed ecologiche, ma è anche di uso comune in testi concernenti la letteratura, la storia o la geopolitica. È, insomma, un’espressione plasticamente metamorfica, che si presta a unire differenti campi del sapere, ma anche a sondare efficacemente le diverse implicazioni di opere e indagini storico-artistiche legate alla stretta attualità. D’altra parte, i semi non sono soltanto degli straordinari viaggiatori nel tempo e nello spazio, ma sono anche degli ‘agenti attivatori’ di esperienze, connettendo storia, botanica, archivistica e ricerca sperimentale. Questa considerazione fornisce idealmente il punto di avvio per esaminare una selezione di lavori che partendo da un accorto studio del passato e da un’attenta riflessione sul presente, propongono alternative per lo sviluppo futuro, pur mantenendo distinti i piani della politica e della poetica artistica. Tenendo al centro i semi, le piante e l’acqua come elementi tematici distintivi in grado di connettere la pratica dell’archivio con una visione di futuro sostenibile, il saggio, sottolineando affinità e differenze, approfondirà alcune opere talvolta legate a pratiche di condivisione e co-progettazione, realizzate nel corso degli anni da Simon Starling, Maria Thereza Alves, Amar Kanwar, Jumana Manna, Precious Okoyomon, Annalee Davis.
Seeds of Change: metamorfosi, archivi e opere / Giorgio Bacci. - STAMPA. - (2024), pp. 151-162.
Seeds of Change: metamorfosi, archivi e opere
Giorgio Bacci
2024
Abstract
Seeds of Change è un’espressione che ritorna spesso nelle mostre, negli articoli e nei saggi dedicati all’arte contemporanea più recente in dialogo con le tematiche ambientali ed ecologiche, ma è anche di uso comune in testi concernenti la letteratura, la storia o la geopolitica. È, insomma, un’espressione plasticamente metamorfica, che si presta a unire differenti campi del sapere, ma anche a sondare efficacemente le diverse implicazioni di opere e indagini storico-artistiche legate alla stretta attualità. D’altra parte, i semi non sono soltanto degli straordinari viaggiatori nel tempo e nello spazio, ma sono anche degli ‘agenti attivatori’ di esperienze, connettendo storia, botanica, archivistica e ricerca sperimentale. Questa considerazione fornisce idealmente il punto di avvio per esaminare una selezione di lavori che partendo da un accorto studio del passato e da un’attenta riflessione sul presente, propongono alternative per lo sviluppo futuro, pur mantenendo distinti i piani della politica e della poetica artistica. Tenendo al centro i semi, le piante e l’acqua come elementi tematici distintivi in grado di connettere la pratica dell’archivio con una visione di futuro sostenibile, il saggio, sottolineando affinità e differenze, approfondirà alcune opere talvolta legate a pratiche di condivisione e co-progettazione, realizzate nel corso degli anni da Simon Starling, Maria Thereza Alves, Amar Kanwar, Jumana Manna, Precious Okoyomon, Annalee Davis.File | Dimensione | Formato | |
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