Il Camposanto di Pisa è un monumento di straordinaria rilevanza storica e artistica, caratterizzato da una ricca commistione di elementi architettonici, pittorici e scultorei. La sua costruzione, avviata nel 1278 da Giovanni di Simone, ha completato il complesso monumentale della Piazza dei Miracoli. Nel corso del XIX secolo, il sito ha attratto l’interesse di architetti e studiosi, consolidandosi come uno dei più importanti esempi del Medioevo mediterraneo. Tuttavia, i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, con la distruzione di coperture e affreschi, hanno reso necessaria una documentazione approfondita per la sua conservazione. Dal 2002, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Opera Primaziale Pisana, ha avviato un progetto di documentazione digitale del Camposanto, basato su tecnologie TLS (terrestrial laser scanner) e fotogrammetria digitale sia da terra che aerea. Il rilievo ha seguito protocolli metodologici avanzati per garantire l’accuratezza delle acquisizioni, con la creazione di un database implementabile che integra dati morfologici e colorimetrici. Sono state effettuate oltre 150 scansioni laser e rilievi fotogrammetrici a diverse scale e con diverse metodologie, che a loro volta sono stati calibrati sul rilievo TLS per garantire oltre all’accuratezza morfologica la corrispondenza dimensionale. La digitalizzazione del Camposanto ha consentito di creare un archivio dettagliato per la conservazione e il restauro del monumento, fornendo dati utili per analisi strutturali, diagnosi materiche e ricostruzioni virtuali. Il progetto rappresenta un caso studio avanzato nell’integrazione di tecnologie per la documentazione del patrimonio architettonico, con potenziali applicazioni nel monitoraggio del degrado e nella prevenzione di rischi strutturali. L’implementazione continua di nuove metodologie, inclusi rilievi con droni e mobile mapping, amplia ulteriormente le possibilità di analisi e gestione del bene culturale.

Il Camposanto di Pisa: rilievi, ricostruzioni e sperimentazioni digitali per il cantiere di restauro di un chiostro medievale / Giovanni Pancani; Matteo Bigongiari. - ELETTRONICO. - 3:(2024), pp. 454-467.

Il Camposanto di Pisa: rilievi, ricostruzioni e sperimentazioni digitali per il cantiere di restauro di un chiostro medievale

Giovanni Pancani;Matteo Bigongiari
2024

Abstract

Il Camposanto di Pisa è un monumento di straordinaria rilevanza storica e artistica, caratterizzato da una ricca commistione di elementi architettonici, pittorici e scultorei. La sua costruzione, avviata nel 1278 da Giovanni di Simone, ha completato il complesso monumentale della Piazza dei Miracoli. Nel corso del XIX secolo, il sito ha attratto l’interesse di architetti e studiosi, consolidandosi come uno dei più importanti esempi del Medioevo mediterraneo. Tuttavia, i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, con la distruzione di coperture e affreschi, hanno reso necessaria una documentazione approfondita per la sua conservazione. Dal 2002, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Opera Primaziale Pisana, ha avviato un progetto di documentazione digitale del Camposanto, basato su tecnologie TLS (terrestrial laser scanner) e fotogrammetria digitale sia da terra che aerea. Il rilievo ha seguito protocolli metodologici avanzati per garantire l’accuratezza delle acquisizioni, con la creazione di un database implementabile che integra dati morfologici e colorimetrici. Sono state effettuate oltre 150 scansioni laser e rilievi fotogrammetrici a diverse scale e con diverse metodologie, che a loro volta sono stati calibrati sul rilievo TLS per garantire oltre all’accuratezza morfologica la corrispondenza dimensionale. La digitalizzazione del Camposanto ha consentito di creare un archivio dettagliato per la conservazione e il restauro del monumento, fornendo dati utili per analisi strutturali, diagnosi materiche e ricostruzioni virtuali. Il progetto rappresenta un caso studio avanzato nell’integrazione di tecnologie per la documentazione del patrimonio architettonico, con potenziali applicazioni nel monitoraggio del degrado e nella prevenzione di rischi strutturali. L’implementazione continua di nuove metodologie, inclusi rilievi con droni e mobile mapping, amplia ulteriormente le possibilità di analisi e gestione del bene culturale.
2024
978-88-9285-284-6
978-88-9285-285-3
I chiostri nell’area mediterranea tra XI e XIII secolo. Architettura, archeologia, arte
454
467
Giovanni Pancani; Matteo Bigongiari
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